Elezioni amministrative, PCI: “Ha vinto l’astensionismo”

Elezioni amministrative, PCI: “Ha vinto l’astensionismo”
Elezioni amministrative, PCI: “Ha vinto l’astensionismo”

Massa Marittima (Grosseto). “Ha vinto Irene Marconi, alla quale auguriamo di cuore un buon mandato e con la quale siamo pronti a collaborare su temi importanti per la città, il territorio e la circoscrizione, se ci saranno vere e concrete convergenze su temi come salute, welfare, lavoro e sviluppo”.

Questo è ciò che ha dichiarato Daniele Gasperidella segreteria del PCI delle Colline Metallifere.

“Certo, il suo compito non è facile a causa di una stagnazione politico-istituzionale che ha sempre dato poco spazio alle idee diverse, ma confidiamo nelle sue capacità di giovane donna e, ci auguriamo, nella sua volontà di rottura con il passato. – continua Gasperini -. Fermarsi al solo risultato elettorale sarebbe limitativo e allora proponiamo un’analisi che porti a considerazioni, valutazioni e riflessioni per il futuro tra le elezioni del 2004 e quelle di quest’anno. L’esperienza del Comune di Massa è finita non perché non ci sia più Gabriele Galeotti, che ne era stato il motore e l’ideatore, ma perché il messaggio che aveva lanciato non è stato recepito, abbattuto da un egoismo sfrenato incapace di mettere al centro delle priorità i problemi di Massa e del territorio, dove hanno prevalso personalismi e battaglie di bottega che poco hanno a che fare con una politica nuova e in evoluzione. A nostro avviso, chi ha vinto davvero sono gli astensionisti, con il 36,90% di elettori che non si sono recati alle urne, contro il 20,12% del 2004. Un crollo della partecipazione che preoccupa anche per Massa. Sono diminuiti i voti nulli, costituiti da schede nulle e bianche”.

“Nel 2004 il centrosinistra/Pd aveva il 43,85% di 100 iscritti al voto a Massa, nel 2024, sempre su 100 iscritti al voto, ne aveva il 27,49%. La capacità di aggregare, di convincere, di far scegliere questa formula è quindi diminuita sensibilmente. – sottolinea Gasperini Nel 2004 il centrodestra contava sul 28,70% degli iscritti, nel 2024, se si fosse presentato unito, avrebbe potuto ipoteticamente arrivare al 28,09%. Altri raggruppamenti nel 2004 si erano fermati al 2,62% e nel 2024 erano, con Vinciarelli, al 4,75%, sempre considerando 100 massesi. Un fronte unito senza bandiere, civico, che desse priorità a temi come sanità, welfare, lavoro, decoro urbano, ecc. avrebbe certamente catalizzato un interesse maggiore rispetto a un’opposizione frammentata e raccolta nelle candidature di Mazzocco e Poli, sotto chiare bandiere politiche”.

“Ma ormai è tutto fatto e ora non resta che continuare a sentire i soliti lamenti di malcontento, poi magari ci diremo in qualche bar che per vincere bisogna aggregarsi anche se, come accaduto a questo giro, tutto svanirà grazie anche a quella politica che più dei problemi vuole vedere sventolare le bandiere e si accontenta di un posto dove scaldarsi per i prossimi 5 anni. Una campagna piena di protagonismo individuale basato su denigrazioni personali, come quelle fatte contro Cecconi, su insinuazioni come quelle fatte contro Vinciarelli e la lista Vivere Massa – finisce Gasperinidi storie raccontate in piazza che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà dei fatti e chi di queste cose è stato protagonista dovrebbe vergognarsi, e non poco, del capolavoro che è riuscito a compiere”.

(funzione (d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; se (d.getElementById(id)) ritorno; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v9.0”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Corruzione e turbativa, arrestato un generale dei Carabinieri – News – .
NEXT “Lukaku ha fatto un po’ di tutto ma ha vinto solo all’Inter” – .