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“Almeno un mese per riaprirlo” – .

La circolazione sulla strada regionale 47 della valle di Cogne non sarà percorribile per almeno un mese. Lo ha annunciato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, intervenendo a Sky Tg24, facendo il punto sui danni causati dall’alluvione dello scorso fine settimana.

Arteria strategica

«I primi interventi sono legati essenzialmente a quelli realizzati dai Comuni, come il ripristino della viabilità e dei servizi essenziali. Temo che questa importante e strategica arteria non possa essere sistemata e resa percorribile nel giro di un mese. Si tratta di un disastro nel disastro perché Cogne e tutto il territorio vivono di turismo stagionale”. “Nel bel mezzo di una stagione promettente – ha proseguito – arriva questo disastro e spero non venga più considerato un evento eccezionale. Non è più il momento degli eventi eccezionali, sono eventi ordinari con cui saremo chiamati a confrontarci.sia le istituzioni che i cittadini”.

I turisti rimasti bloccati

L’acquedotto del villaggio è stato restaurato, ma l’acqua potabile deve ancora essere bollita. Continua l’evacuazione in elicottero degli ultimi 300 turisti rimasti bloccati dopo la chiusura della strada. IL Valnontey è accessibile “solo ai veicoli di emergenza” lungo una pista ciclabile, mentre la strada per Lillaz si prevede la riapertura oggi con limitazioni (senso unico). «In sei ore sono caduti sul territorio 90 millimetri di acqua – ha spiegato Deborah Bionaz, assessore al turismo del Comune di Cogne – il che è qualcosa di straordinario. Le previsioni davano allerta gialla, che è comunque un’allerta moderata, questo perché era previsto un temporale per sabato pomeriggio. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, le previsioni in montagna stanno diventando sempre più difficili e il meteo è sempre più mutevole. Fino a 10 anni fa le previsioni meteo erano ancora più affidabili, oggi c’è una variabilità meteorologica incredibile, quindi può succedere di tutto.”

A Cervinia il fango viene rimosso

A Cervinia la priorità ora è la rimozione del fango che ha invaso scantinati, garage e attività commerciali nel centro del paese. Sono centinaia i volontari in azione, provenienti da tutta la regione alpina e non solo. «La situazione è sempre critica – ha detto il vicesindaco di Valtournenche, Massimo Chatrian – e stiamo lavorando a pieno ritmo. Fortunatamente le temperature si sono abbassate, rallentando il flusso del torrente: stiamo lavorando per liberarlo da migliaia di metri cubi di materiale che si sono accumulati. Dobbiamo rifare l’alveo, mettere in sicurezza i ponti, sistemare gli argini. Poi stiamo cercando di ripristinare un minimo di traffico nel paese per rimuovere tutti i detriti”.

 
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