L’attacco più atteso è arrivato a 800 metri dalla cima di un gigante alpino, il Galibier, una delle salite simbolo del Tour de France, affrontata questa volta dal versante del Lautaret: Tadej Pogacar l’ha lanciato dopo un lavoro eccezionale della sua squadra, in particolare Joao Almeida e Juan Ayuso, ed è riuscito anche a staccare Jonas Vingegaard. Il 25enne sloveno degli Emirati Arabi Uniti si è poi lanciato a capofitto verso Valloire e ha vinto la quarta tappa della Boucle, la Pinerolo-Valloire di 140 chilometri, che ha riportato il Tour in Francia dopo le prime tre tappe in Italia. È stata la prima tappa con le prime vere salite di questa edizione, con Sestriere, Monginevro e il Galibier dal versante del Lautaret. Niente da fare per Richard Carapaz, l’ecuadoriano dell’EF che aveva indossato la maglia gialla lunedì a Torino e che si è ritirato quando mancavano sei chilometri alla vetta del Galibier, arrivando al traguardo con forte ritardo.
CAPO
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Pogacar, che quest’anno ha già dominato il Giro d’Italia (6 tappe, 20 giorni in maglia rosa su 21), insegue una doppietta al Tour mai vista in questo secolo, l’ultima fu quella di Marco Pantani nel 1998. E dopo aver indossato la maglia gialla nella seconda tappa a Bologna, è tornato oggi in testa a Valloire anche perché dopo aver preso gli abbuoni sul Galibier (8”, contro i 5” di Vingegaard e i 2” di Evenepoel), ha aumentato il vantaggio in discesa e in piano mentre Vingegaard si faceva riprendere dagli inseguitori più diretti: sul traguardo di Valloire, Pogacar (che si è preso altri 10” di abbuono) ha colto la sua 78a vittoria in carriera – a soli 25 anni – arrivando con 35” di vantaggio su Evenepoel, secondo (6” di abbuono), Ayuso, terzo (4”), e Roglic. Vingegaard quinto a 37”, appena davanti a Carlos Rodriguez.
IL PROGRAMMA
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Il 111° Tour de France prosegue mercoledì con la quinta tappa: 177 km da Saint Jean de Maurienne a Saint Vulbas, sulla carta per velocisti. La corsa francese si concluderà domenica 21 luglio a Nizza, per la prima volta dal 1905 lontano da Parigi, per la vicinanza ai Giochi Olimpici che saranno inaugurati il 26 luglio nella capitale francese.
