Alex Marangon, il 26enne veneto disperso da sabato sera, è stato trovato senza vita nel Piave. Dopo quasi tre giorni di ricerche via aria e via terra, alle 14.30 l’elicottero Drago 149 dei Vigili del Fuoco ha avvistato la sagoma di un corpo senza vita su un isolotto del fiume Piave. Una volta attirati, i vigili del fuoco hanno confermato che si trattava del giovane scomparso e hanno trasportato il corpo all’obitorio di Montebelluna.
Marangonresidente a Marcon (Venezia) è stato trovato a quattro chilometri dall’Abbazia di Santa Bona di Vidor (Treviso) dove si era recato sabato scorso per una serata zen. Il procuratore di turno Giovanni Valmassoi ha disposto un’ispezione esterna cadaverica e solo allora si deciderà se procedere con ulteriori analisi. Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso, Vittorio Veneto e Montebelluna; i Vigili del Fuoco di Treviso e la Protezione Civile avevano cercato senza sosta il giovane. I genitori, avvisati, non si sono arresi, così come gli amici. Ancora poco chiara la dinamica della scomparsa. Pare che il corpo del ragazzo presentasse segni di una ferita all’addome e una tumefazione all’occhio, ma solo l’esame medico legale potrà fare luce sulle cause.
L’Abbazia si affaccia sul Piave, ma perché? Marangon – un ragazzo che lavorava come barista stagionale in Trentino, sportivo e con tanta voglia di vivere, come raccontano amici e parenti – è ancora un mistero. Il suo cellulare è stato trovato nella stanza dove avrebbe dovuto alloggiare dopo l’incontro Zen e le chiavi di casa e i documenti sono stati lasciati in macchina. Ora la procura di Treviso deciderà come procedere.