«Elisabetta Gregoraci sempre con me»- - – .

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Oggi come allora, con Elisabetta Gregoraci e i suoi amici più cari al suo fianco. La stessa paura, con un pensiero in più, questa volta, però Nathan Falco, il figlio che ha compiuto 14 anni il 18 marzo, quando il padre già lo sapeva. Flavio Briatore è stato operato al cuore per un tumore benigno. Lui stesso ha voluto annunciarlo ieri sui social, dopo essere tornato a Montecarlo, già operativo, pronto a guardare al futuro. Ma con una consapevolezza da condividere: «La prevenzione medica è fondamentale! Dopo un controllo di routine, sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore poiché avevo una massa benigna che è stata rimossa in modo mini-invasivo, utilizzando una tecnica endoscopica. Controlliamo ogni anno. L’ho fatto due anni fa, questo tumore benigno non c’era e quest’anno c’era. Quindi non dobbiamo trascurare noi stessi, la prevenzione è fondamentale”.

L’altro tumore di Briatore

Sempre nel 2006 l’imprenditore verzuolo, che compirà 74 anni il 12 aprile, aveva scoperto un tumore durante un controllo di routine. Poi era maligno, in un rene. A Maria Latella su A Egli ha detto: “Ci sentiamo immortali, ma dovremmo invece ringraziare Dio ogni mattina solo perché ci radiamoA”. Al suo fianco c’era Elisabetta Gregoraci, all’epoca sua fidanzata. Poi si sono sposati, hanno avuto un figlio, si sono lasciati. Ma lei era di nuovo lì, la mattina del 19, a varcare con lui la soglia del San Raffaele per affidarsi aéteam del professor Francesco Maisano, che lo ha operato nel pomeriggio, e all’équipe di terapia intensiva cardiochirurgica, diretta dal professor Alberto Zangrillo.

– Flavio Briatore con Elisabetta Gregoraci al San Raffaele

Elisabetta Gregoraci

“Nella vita di tutti i giorni prestiamo sempre attenzione a tantissime cose, ma la vera sintesi è che non c’è niente di più prezioso della salute”, ha scritto Elisabetta Gregoraci in una storia su Instagram. «In questi ultimi dieci giorni sono stato accanto a Flavio per sostenerlo e cercare di dargli tutta la forza necessaria per affrontare al meglio questo delicato ed inaspettato intervento e recupero post operatorio. Nel mio cuore ho sempre saputo che sarebbe andato tutto bene, ma il forte bene e il senso di famiglia che ci legheranno per sempre non mi ha fatto muovere da qui. Sono stati giorni intensi e difficili, ma li abbiamo superati insieme. Prendiamoci questo momento per ricordare a noi stessi quanto tutto sia futile quando si parla di salute. Sta andando a casa.”

Controllo e scoperta

Briatore ha scoperto la malattia due settimane fa. Una doccia fredda per un uomo pieno di progetti (il 16 marzo, nonostante tutto, aveva sfidato Gino Sorbillo a colpi di carboidrati, in vista dell’apertura del suo ristorante Crazy Pizza a Napoli). Da lì è tornato a Monaco per trascorrere il fine settimana con la famiglia e festeggiare il compleanno di Nathan Falco, il 18esimo. La sera stessa è tornato a Milano e la mattina dopo si è presentato in ospedale, dal quale è stato dimesso mercoledì. Inoltre ha dovuto trascorrere una giornata in terapia intensiva: una procedura di routine per un’operazione che in realtà viene effettuata in circolazione extracorporea, quindi con il paziente attaccato ad una macchina per mantenere cuore e polmoni a riposo. Poi il ricovero al primo piano del Padiglione Q, lo stesso dove Silvio Berlusconi ha trascorso i suoi ultimi giorni.

Grazie

Nel video su Instagram, dove appariva più magro ma sereno, Briatore ha voluto ringraziare innanzitutto i medici e i loro collaboratori, che ha definito ‘brillanti’ e ‘bravissimi’. E poi gli affetti, quelli veri. “Elisabetta Gregoraci, che è sempre stata con me. Mio figlio, che è venuto da Monaco a trovarmi in ospedale. Avevo tutti vicino a me, tanti amici. Ma la cosa più importante ragazzi: facciamo prevenzione. Te lo dico, ci sono stato e ora eccomi qui, domani ricominceremo”. Il tumore benigno che lo ha colpito è molto raro. Al San Raffaele negli ultimi 17 anni si sono contati solo due casi (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori umani). Quando ha saputo la diagnosi, però, non ha esitato: facciamo subito l’intervento. Non era solo. Con lui c’erano la sua famiglia e coloro che lo amano.

 
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