Cosa dicono le feci sulla nostra salute e quando preoccuparsi – .

Il colore delle feci, ma anche la loro forma e consistenza possono dire molto sulla nostra salute: il colore normale delle feci è marrone, ma la loro gradazione può variare a seconda della dieta e della quantità di bile contenuta. Altri colori, come feci chiare, nere, rosse, gialle o verdi, o feci troppo dure o secche, più liquide del normale e acquose, o che altrimenti si discostano dal loro aspetto normale morbido e cilindrico (a forma di salsiccia), può essere un segno di condizioni mediche di base, come infezioni o malattie, ma riflette anche l’effetto del consumo di determinati alimenti o dell’assunzione di farmaci o integratori.

Nella maggior parte dei casi, quando si notano piccoli cambiamenti nell’aspetto delle feci o nella frequenza delle abitudini intestinali non c’è motivo di preoccuparsi, ma se notate cambiamenti più importanti o che persistono nel tempo è meglio essere prudenti e rivolgersi al medico. Il colore, la forma, la consistenza delle feci ma anche la frequenza con cui eliminiamo queste scorie sono tutti indicatori del nostro stato di salute generale, per cui variazioni insolite o irrisolte possono rivelare se c’è qualcosa che non va, suggerendo di correggere abitudini errate o aiutandoci a identificarci tempestivamente potenziali problemi di salute.

Come dovrebbero apparire le feci per essere sane

Le feci normali hanno un aspetto morbido, cilindrico (a forma di salsiccia) e sono di colore marrone, sebbene tutte le sfumature del marrone e persino il verde siano considerate normali. In generale, la forma e la consistenza delle feci dipendono dal transito intestinale, cioè dal passaggio del cibo, già parzialmente digerito a livello orale e gastrico, all’interno dell’intestino: più lungo è questo tempo, più tanto più le feci possono disidratarsidiventano duri e assumono l’aspetto di palline dure e separate, difficili da evacuare.

Il loro colore, invece, è generalmente influenzato da ciò che mangiamo e, come detto, dalla quantità di bileun fluido verde-giallastro prodotto dal fegato e immagazzinato e concentrato nella cistifellea, che svolge un ruolo cruciale nella digestione dei grassi.

Quando preoccuparsi delle feci

L’aspetto delle feci è un indicatore del nostro stato di salute generale, quindi conoscere il significato dei diversi colori e delle diverse forme e consistenze può fornire molte informazioni sul nostro stato fisico, aiutandoci a identificare tempestivamente condizioni potenzialmente gravi. Come accennato, non tutte le variazioni, soprattutto se non persistenti, sono segno di una patologia, ma possono essere segno di abitudini alimentari scorrette e, più in generale, segnale della necessità di modificare alcuni comportamenti quotidiani per vivere più sano.

Una dieta povera di cibi che favoriscono motilità gastrointestinale (come gli alimenti ricchi di fibre) possono influenzare in modo significativo le feci. Altre cause più comuni di cambiamenti nelle abitudini intestinali sono la mancanza di attività fisica, ma anche un improvviso aumento dell’intensità dell’esercizio, non bere abbastanza acqua e stress: tuttavia, tutto ritorna alla normalità una volta che si cambiano abitudini o ci si adatta ad alcune routine (come un nuovo regime di esercizi).

Qual è il significato del colore delle feci?

Il colore normale delle feci è solitamente marrone, ma la tonalità può variare a seconda della dieta e della quantità di bile contenuta. Ciò significa che qualsiasi tonalità di marrone (e anche di verde) è considerata normale. Cambiamenti di colore insoliti e persistenti (come feci rosso intenso, nere o molto chiare), o piccole quantità di rosso vivo nelle feci, sono tutti sintomi segnali che dovrebbero preoccuparci.

• Feci marroni: qualsiasi tonalità di marrone, dal marrone scuro al marrone chiaro, indica il corretto funzionamento del sistema gastrointestinale. Le diverse tonalità del marrone, come accennato, sono dovute principalmente alla bile contenuta: quando questo fluido verde-giallastro viene rilasciato nell’intestino, i suoi pigmenti vengono alterati chimicamente da enzimi intestinali, che cambiano il loro colore dal verde-giallo al marrone, dando le feci la loro caratteristica.
• Feci verdi o gialle: il colore delle feci verdi o gialle può significare un transito intestinale troppo rapido e, di conseguenza, la presenza di bile non completamente trasformata. Ad esempio, ciò che resta del cibo parzialmente digerito nella bocca e nello stomaco può spostarsi troppo rapidamente nell’intestino crasso, provocando dolori addominali e diarrea. D’altro canto, altre possibili cause delle feci verdi possono essere ricondotte all’alimentazione, come il consumo di verdure a foglia verde o coloranti alimentari verdi, oppure l’assunzione di integratori di ferro.
• Feci chiare, grigie o color argilla: un colore delle feci chiaro, da grigio a argilla indica una mancanza di bile nelle feci. Potrebbe suggerire la presenza di un’ostruzione delle vie biliari, che può essere causata da diverse condizioni, tra cui calcoli biliari, malattie del fegato o cancro del pancreas o altri problemi al fegato o alla cistifellea. Le feci di colore chiaro possono anche essere dovute all’assunzione di alcuni farmaci, come alte dosi di subsalicilato di bismuto e altri farmaci per trattare la diarrea.
• Feci scure o nere: feci scure o nere possono essere un segno di sanguinamento nel tratto gastrointestinale superiore (ad esempio, nello stomaco o nell’intestino tenue). In alcuni casi, però, le feci scure possono essere una conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci o integratori, come preparati a base di carbone attivo o integratori di ferro, oppure di un consumo eccessivo di liquirizia e di altri alimenti che possono conferire un colore scuro alle feci.
• Feci rosse: le feci che sono di colore rosso vivo o contengono piccole quantità di rosso vivo sono un segno di sanguinamento dal tratto intestinale inferiore (intestino grasso o retto), che può essere dovuto a diverse cause, compresi i tumori intestinali, anche se spesso è una conseguenza delle emorroidi. Tuttavia il colore rosso può essere legato anche al consumo di coloranti alimentari, oppure di barbabietole, mirtilli rossi o altri alimenti che possono conferire sfumature rossastre alle feci.
• Feci gialle: se le feci sono gialle, untuose e maleodoranti, sono un segno di grasso nelle feci e possono, ad esempio, indicare la presenza di un disturbo legato all’assorbimento intestinale (malassorbimento), come la celiachia. Possono anche essere una conseguenza del glutine proteico, come quello contenuto nel pane e nei cereali.

Forma e consistenza delle feci

Lo sono anche la forma e la consistenza delle feci, nonché il colore un indicatore importante di ciò che sta accadendo nel nostro sistema gastrointestinale. Forma e consistenza, infatti, riflettono la qualità del transito intestinale e dipendono, in larga misura, dal tempo di permanenza delle feci nel colon. Per questa loro peculiarità forniscono moltissime informazioni utili sul nostro stato di salute, tanto da essere state classificate nella cosiddetta Bristol Stool Scale (Scala delle feci di Bristol).Bilancia per feci Bristol), uno strumento medico-diagnostico utilizzato sia in ambito clinico che sperimentale, che comprende sette categorie distinte, ovvero sette tipi di feci:

• Feci in grumi duri e separati, come noci – tipo 1: indica un grave grado di stitichezza, dovuto all’eccessiva permanenza delle feci nell’intestino e alla difficoltà di evacuazione. Solitamente possono indicare un consumo insufficiente di fibre (frutta e verdura) e di liquidi.
• Feci in grumi a forma di salsiccia – tipo 2: indicano un grado di stitichezza meno grave, le cui cause più comuni sono generalmente quelle delle feci di tipo 1.
• Feci a forma di salsiccia, ma con crepe in superficie – tipo 3: si tratta di feci quasi normali che indicano però un consumo insufficiente di liquidi.
• Feci a salsiccia o a serpente, lisce e morbide – tipo 4: sono le feci ideali, che vengono espulse facilmente e lasciano una sensazione di completo svuotamento dell’intestino.
• Feci frammentate, molli e separate, con bordi ben definiti – tipo 5: feci considerate quasi normali, purché facili da espellere, che indicano una dieta povera di fibre.
• Feci traballanti o informi, con bordi irregolari, e feci molli – tipo 6: sono feci compatibili con un quadro tendente alla diarrea e possono essere la conseguenza di pasti troppo abbondanti, ricchi di grassi e di transito intestinale troppo rapido, con insufficiente assorbimento dei liquidi da parte dell’intestino.
• Feci acquose, senza parti solide, o completamente liquide – tipo 7: sono segno di diarrea, in molti casi segno di infezioni intestinali, intolleranze alimentari o malattie a carico dell’apparato gastrointestinale.

“Particolare attenzione va posta se le feci si presentano come descritto agli estremi della scala (tipo 1 e tipo 2, e tipo 6 e 7) – sottolineano gli specialisti -. Noduli duri, separati o a forma di salsiccia suggeriscono la presenza di stitichezza, mentre feci molli, pastose o liquide indicano un’infiammazione in corso.”.