La Settimana Mondiale delle Vaccinazioni si celebra ogni anno nell’ultima settimana di aprile. Quest’anno, fino alla fine del mese, vengono proposte numerose attività volte a evidenziare l’efficacia dei vaccini nel proteggere e migliorare lo stato di salute della popolazione.
Quest’anno celebriamo i 50 anni del Programma di vaccinazione ampliato (Programma ampliato sull’immunizzazione), un’iniziativa lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1974 con l’obiettivo di rendere i vaccini disponibili a tutti nel mondo, in particolare ai bambini a rischio di infezioni potenzialmente letali.
Le iniziative globali di vaccinazione contro varie malattie infettive, condotte nella seconda metà del XX secolo, rappresentano uno dei più grandi successi sanitari dell’umanità: hanno consentito l’eradicazione del vaiolo, l’eliminazione della poliomielite in quasi tutte le aree geografiche del pianeta e il miglioramento della qualità della vita di milioni di bambini.
Si stima però che venti milioni di bambini non abbiano ricevuto uno o più vaccini: guerre, disinformazione sui vaccini e crisi economico-finanziarie sono alla base di questa significativa disuguaglianza globale, che favorisce epidemie di malattie prevenibili con i vaccini, come il morbillo.
Inizialmente, il Programma di vaccinazione ampliato ha distribuito 6 vaccini per le malattie infettive infantili; Attualmente, si consiglia di somministrare 13 vaccini per tutta la vita, mentre 17 hanno raccomandazioni variabili. Alla luce di questo nuovo contesto, il programma è denominato “Programma di vaccinazione essenziale”.
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