La dieta mediterranea? È ancora il migliore – .

La dieta mediterranea? È ancora il migliore – .
La dieta mediterranea? È ancora il migliore – .

Oggi sono una trentina quelle in voga, dal vegano al crudista, al Dash, al Mind, al Dukan e all’Herbalife Nutrition, solo per citarne alcuni, ma la dieta mediterranea resta la migliore in termini di completezza nutrizionale, rischi e benefici per la salute. salute, sostenibilità ed efficacia. Non solo: è la dieta più semplice da seguire, migliore per la famiglia, contro il diabete, per la salute delle ossa e delle articolazioni e per il cuore.

Insomma, la dieta mediterranea (a base vegetale, incentrata su frutta e verdura, cereali integrali, legumi e semi, con olio extravergine di oliva come condimento), non è solo uno stile di vita, ma si applica alle interazioni sociali durante i pasti e all’esercizio fisico. . Un dato emerso con assoluto rigore scientifico al 44° Congresso nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) riunitosi a Piacenza, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e che ha visto la partecipazione di esperti nazionali e internazionali provenienti da tutto il mondo. il mondo. campo del mondo della nutrizione, per aggiornare le conoscenze medico-scientifiche e discutere le nuove frontiere della nutrizione e che, attraverso molti esperti italiani (ma anche alcuni provenienti dagli USA) si è occupato di sostenibilità, nutrizione di precisione, ruolo della dieta nelle patologie renali e oncologico, fino alla crononutrizione e alle distorsioni e alle criticità della comunicazione in nutrizione.

Tre giorni di convegni con esperti, organizzati da un qualificato comitato scientifico di cui facevano parte, per l’ateneo locale, Margherita Dall’Asta e Filippo Rossi. L’alimentazione è infatti associata alla prevenzione di numerose malattie, tra cui il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità e prevede scelte alimentari consapevoli e informate. Solo con il supporto di esperti certificati, professionisti della nutrizione che offrono competenze basate su anni di studi e ricerche, è possibile garantire una corretta informazione nutrizionale e contribuire a migliorare la salute pubblica.

In questa edizione alla quale hanno partecipato anche il professor Lorenzo Morelli, docente della Cattolica di Piacenza (x-biotics) e Guendalina Graffigna (psicologia del consumo), grazie al lavoro di circa 150 esperti appartenenti al mondo della ricerca nutrizionale, un ulteriore importante contributo per programmi di sorveglianza nutrizionale, valutazione dei fabbisogni e formulazione di piani dietetici personalizzati e per la ristorazione collettiva. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale anche il Dipartimento Diana (Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti) diretto dal professor Erminio Trevisi, che comprende, per gli aspetti legati alla nutrizione umana, il professor Rossi e il dottor Dall. ‘Asta.

 
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