Una tragedia è accaduta al simpatico Gerry Scotti. Nelle ultime ore è stato annunciato l’impensabile che nessuno poteva immaginare
Gerry Scotti è uno dei direttori più amati; con toni e modi sempre garbati, mai volgari, mai sopra le righe. Il suo atteggiamento lo ha fatto apprezzare da intere famiglie e generazioni trasversali, dai figli ai nonni.
Che sia a Ne vali la penaa Caduta libera o in qualsiasi altra trasmissione, Scotti rimane una sorta di zio a cui tutti guardano con affetto. Ma cosa è successo nelle ultime ore?
Gerry Scotti: la tragedia
Gerry Scotti fu coinvolto in una bruttissima notizia, che nessuno avrebbe mai immaginato. Che fine ha fatto il conduttore? Ha perso, ha perso la guerra dell’ascolto da cui è uscita vittoriosa una trasmissione rivale. Come riportato su Davidemaggio il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per il nostro amico. domenica 1 gennaio 2023 Caduta libera! Il fine settimana: inizia la sfida è stato visto da 2.120.000 telespettatori con uno share del 14.1%, battuto da L’eredità del fine settimana: la sfida dei 7 che è stato visto da 2.370.000 telespettatori con il 15,8% di share.
Non è migliorato per Caduta libera! Il fine settimana, visto da 3.013.000 telespettatori e uno share del 17.9%, battuto anche da L’eredità del fine settimana visto da 3.504.000 telespettatori con il 20,8% di share. Un vero smacco per Scotti, che si è visto poi battuto da Flavio Insinna. Eppure secondo il conduttore il suo Caduta libera è un cavallo vincente.
Lo ha dichiarato in un’intervista a Panorama dove ha ammesso: “La caduta libera risiede nel trio di forti titoli di prima serata che Ho capito beneinsieme a Passaparola e Chi vuol essere milionario?, che considero il ‘muro di Berlino’ dei quiz”. Qui confessa anche di essere amato perché è sempre rimasto naturale “chi capisce che essere naturali costa meno fatica che essere artificiali, ha vinto” e che è felice di essere considerato “Zio Gerry” dagli italiani “di solito è il parente con cui ti confidi, sa essere autorevole, ti fa l’occhiolino al pranzo di Natale. A volte è più un complice che un amico”.
Una vita in televisione
Gerry Scotti ha passato metà della sua vita in TV, si vede. E pensare che lui voleva fare qualcos’altrocome ha confessato al Corriere: “Facevo la radio e mi sembrava il massimo. Ascoltiamo Linus da 30 anni: se non avessi intrapreso la mia strada, oggi sentireste me e lui, perché è quello che volevo fare, la radio”.
Poi arriva la televisione, e Il gioco del nove che lo consacra definitivamente come idolo televisivo nel panorama del management.
