Si è invece fatto da parte Luca Campedelli, attuale presidente onorario del Vigasio
Il Clivense potrebbe completare la sua trasformazione in Chievo il 10 maggio. La creazione di Sergio Pellissier, dopo essere partito dalla Terza Categoria (oggi in Serie D, anche grazie alla fusione con il San Martino Speme), punta ad avere anche il “vestito” storico, il marchio di quel club che nei primi anni 2000 aveva il calcio italiano la squadra è rimasta stupita. “Vorremmo che quel simbolo tornasse a vivere, nelle mani di chi gli ha voluto davvero bene”, ha detto l’ex attaccante oggi presidente, intervistato da Corriere Veneto – Parlo spesso con persone provenienti da tutta Italia, il ricordo e l’entusiasmo per il Chievo sono ancora forti. Per me quel marchio ha un valore inestimabile: vederlo da parte è una delusione”. Fallito due anni fa dopo essere stato estromesso dalla B per 17,8 milioni di debiti fiscali, il 10 maggio scade il termine per ulteriori proposte di acquisizione del marchio Chievo. La base di partenza è di 100mila euro e l’unica offerta finora, dopo due aste infruttuose, è arrivata proprio da Clivense. Viaggio, il cui presidente onorario è Luca Campedelli, patron del vecchio Chievo, si è fatto da parte.
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