Venturelli, dove sei scomparso? «Debutto sfortunato, ma arrivo» – .

Lara Gillespie, irlandese dell’UAE Development Team, ha vinto ieri a Barletta la terza tappa del Giro del Mediterraneo in Rosa, la seconda per lei. La corsa prosegue e si concluderà domani sull’arrivo in salita di Motta Montecorvino, ma intanto ha già segnato il ritorno di Federica Venturelli (foto dell’Ossola all’inizio). La ragazza di San Bassano, lo stesso comune in provincia di Cremona da cui proviene Marta Cavalli, era scomparsa dai radar.

Gara d’esordio stagionale il 1° aprile alla Ronde de Mouscron, chiusa con un ritiro. La seconda, due settimane dopo, a Chambery, con un venticinquesimo posto. Poi finalmente in questi giorni il convincente rientro in gruppocon il terzo posto nella prima tappa a Terzigno, secondo il giorno successivo a Torre del Greco e quarto ieri, proprio a Barletta, su un percorso impegnativo per le sue caratteristiche.

L’esordio stagionale di Venturelli è avvenuto alla Ronde de Mouscron lo scorso 1 aprile
L’esordio stagionale di Venturelli è avvenuto alla Ronde de Mouscron lo scorso 1 aprile

Problemi alla schiena

Che fine ha fatto Federica, che ricordiamo brilla per i titoli conquistati su strada, su pista e nel cross e che quest’anno è passata all’under 23 nella squadra Emirates?

«Ho avuto qualche problema alla schiena – spiega con la consueta gentilezza – e così Ho dovuto ritardare un po’ l’inizio della mia stagione. Ho ricominciato il 1 aprile a Mouscron, dove sono caduto a 50 metri dal traguardo. Una ragazza mi è caduta proprio davanti e non ho potuto evitarla. Quindi la prima gara è stata piuttosto traumatica. Poi ho corso di nuovo a Chambery il 14 e anche lì ho avuto problemi meccanici. Ho dovuto cambiare bici due volte. COSÌ le prime due gare della stagione sono state piuttosto sfortunate. Adesso però, terza gara, direi che sta andando bene. Meglio dei primi due…”.

E la tua schiena sta bene adesso?

Va meglio. Posso allenarmi e correre, quindi decisamente meglio di prima. Sto continuando a lavorarci, facendo gli esercizi e per ora va bene. Non è mai stato molto chiaro cosa abbia causato il problema, ma l’importante è che venga risolto.

Ovviamente questo ha rallentato la preparazione, come sta andando adesso?

Ho dovuto ritardare all’inizio, diciamo, perché a febbraio ho potuto fare solo allenamenti brevi e sempre tranquilli, senza fare alcun lavoro. Quindi ho ricominciato a pieno titolo a marzo e sono ancora nel pieno della preparazione e della crescita. Rispetto a tutti gli altri ho iniziato molto più tardi. Era previsto anche che andassi alla Coppa delle Nazioni sulla pista di Hong Kong, ma a causa del mio problema alla schiena anche quella è stata annullata.

Allora come avete riorganizzato la stagione?

Dopo il Giro del Mediterraneo in Rosa, Correrò sicuramente il GP Liberazione a Roma. Per i prossimi mesi, però, tutto è ancora in via di definizione. Può capitare a chiunque di avere problemi fisici, l’importante è risolverli e ritornare competitivi nel più breve tempo possibile. Ed è quello che sto cercando di fare.

Nella seconda tappa, in posa con Gillespie: primo e secondo (foto Ossola)
Nella seconda tappa, in posa con Gillespie: primo e secondo (foto Ossola)
Non è poi così male, visti i piazzamenti…

Le sensazioni sono buone. Le prime due fasi erano abbastanza adatte alle mie caratteristiche, perché erano in movimento, ma senza salite troppo lunghe o troppo ripide, sulle quali gli alpinisti potevano davvero fare la differenza. Non ho certo il fisico di uno scalatore e i prossimi giorni, in particolare gli ultimi due (oggi a Castelnuovo della Daunia e domani a Motta Montecorvino, ndr), mi metteranno alla prova. Vedremo come andrà su percorsi ancora più impegnativi, con maggiori dislivelli.

Cosa pensi finora della gara appena iniziata?

L’organizzazione è molto buona. Anche la qualità delle strade, l’organizzazione del traffico, tutto è fatto con diligenza. Non abbiamo mai avuto problemi. E’ una gara bellissima, sia per quanto riguarda i percorsi che per l’organizzazione.

L’UAE Development Team lascia il segno al Giro del Mediterraneo in Rosa (foto Ossola)
L’UAE Development Team lascia il segno al Giro del Mediterraneo in Rosa (foto Ossola)
Quindi diciamo che sei sulla buona strada del ritorno?

E’ la gara giusta per ritornare, bisogna partire dal livello giusto e poi crescere. Ho la fortuna di avere un’ottima squadra. I miei compagni sono sempre fantastici, ci aiutiamo a vicenda, per chiunque dobbiamo lavorare. Tornare a correre e trovare una squadra così è sempre una buona cosa. Quindi andiamo avanti. E semmai ci vediamo a Liberazione…

 
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