«IO, IL MITO DI OROPA E LA VOGLIA DI VINCERE UNA TAPPA» – .

«IO, IL MITO DI OROPA E LA VOGLIA DI VINCERE UNA TAPPA» – .
«IO, IL MITO DI OROPA E LA VOGLIA DI VINCERE UNA TAPPA» – .

GIRO D’ITALIA | 05/06/2024 | 08:14

di Giorgia Monguzzi

Era ad Oropa il giorno di Tadej Pogacar e il ricordo di Marco Pantani, il giorno delle emozioni e del grande spettacolo, ma anche il giorno di Andrea Piccolo. Il runner milanese di Ef Education Easy Post si è preso una fetta di giornata dare, ma soprattutto dare noi stessi, un segnale forte e chiaro. Andrea c’è, sta bene ed è al Giro con l’obiettivo di una tappa, lo ha dimostrato con una giornata spesa tutta all’attacco e lo ha ribadito affrontando da solo, senza timori e senza timori, una salita scolpita nella leggenda. Il gruppo è riuscito a raggiungerlo a soli 5 km dal traguardo.

«Da italiano per me Oropa rappresenta qualcosa di gigantesco – spiega Andrea Piccoloa tuttobiciweb -: Oropa è il mito, la leggenda. Per noi italiani è l’ascesa di Marco Pantani e Mi sono appassionato al ciclismo grazie a quel ricordo. Solo pensare di affrontarlo in una tappa del Giro mi emozionava, farlo da solo davanti era qualcosa di indescrivibile. Meno chilometri mancavano all’inizio della salita, più realizzavo essendo sempre più vicini a qualcosa di straordinario, l’emozione cresceva poco a poco e la possibilità di affrontare la salita da solo mi ha spinto ancora di più a dare il massimo. Una volta arrivato a Biella, proprio ai piedi della salita, sono stato accolto da una folla oceanica, c’era tanta gente per strada ad incitarmi e sulle rampe la folla continuava ad aumentare. È stato pazzesco.”

Andrea Piccolo si è presentato al Giro in cerca di risposte, ma soprattutto con l’obiettivo di vincere una tappa e dopo appena due giorni di corsa ha già sferrato l’attacco cercando di sfidare il gruppo del favoritissimo Tadej Pogacar. «Sono arrivato al Giro dopo essermi allenato duramente e ho voluto subito delle risposte per capire a che punto fossi della mia preparazione – ha spiegato Andrea, sottolineando l’obiettivo di iniziare a provare a vincere una tappa e lasciare il segno nel Giro – purtroppo non abbiamo mai trovato un vero accordo con gli altri compagni di fuga e infatti il ​​nostro vantaggio è rimasto sempre molto limitato. Sul traguardo volante di Nelva abbiamo scattato e ho guadagnato un piccolo vantaggio, dalla radio mi hanno detto di andare avanti e così ho spinto sui pedali e ho provato a lottare per il palco da solo. Sapevo che arrivarci sarebbe stato praticamente impossibile, Uae stava facendo un ritmo incredibile davanti al gruppo, ma ho provato comunque a giocarmi le mie carte. Sono soddisfatto della mia prestazione, ho trovato conferme e per la prima volta dopo tanto tempo mi sono sentito davvero bene in gara”.

La bella azione di Piccolo nella tappa di Oropa sì la conferma di un giovane talento che è tornato a misurarsi con i migliori, ha emozionato e continuerà ad emozionare perché in fondo il Giro è appena iniziato. Se l’obiettivo iniziale era vincere una tappa, ora, visti i punti preziosi accumulati nella classifica degli scalatori, tentare di conquistare la maglia azzurra potrebbe essere una possibilità più che remota. Nonostante gli ottimi segnali, però, sembra troppo presto per dire: «iIl piano della squadra è quello di una fase, ma credo che dopo la prima settimana potremo fare un primo bilancio e capire dove posso arrivare e magari provare a fare della maglia azzurra un obiettivo». Andrea infine ci dice che promette di riprovarci ancora e ancora.

Copyright e copia TBW

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV a Roma Merlier pareggia anche con il Milan; passerella finale per Pogacar! – .
NEXT Stroppa del Brescia sarà Leonessa la prossima stagione – Lega Pallavolo Serie A Femminile – .