codice univoco sulle finestre, mai le chiavi dei parcheggiatori – .

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Un inseguimento di oltre sei chilometri lungo le strade del centro di Palermo che alla fine ha premiato la pattuglia della Polizia di Stato, che è riuscita a resistere alle pericolose manovre di un ladro d’auto che si era dato alla fuga, utilizzando l’auto stessa. rubato. Dallo stadio al Ponte dell’Ammiraglio, cercando di inseguire divieti di accesso e altri espedienti falliti per cercare di far perdere le proprie tracce. Il fenomeno, però, è molto diffuso in città. I cittadini sono esasperati e ci sono anche gruppi sociali a denunciare e chiedere aiuto.

I dati

«Si tratta di un problema difficile da smantellare – dichiara Giovanni Assenzio, segretario provinciale della Uil polizia Palermo -. Il furto dura pochi minuti, sotto la copertura di “pali” posizionati in punti strategici. I dati, elaborati dal Comune di Palermo e dal Sistema statistico nazionale, confermano le previsioni già espresse dalla polizia della Uil su un aumento di tali reati in città, soprattutto dopo la pandemia”. Gli ultimi rilevamenti, relativi al 2023, evidenziano, per l’anno precedente, il picco massimo di furti d’auto nel capoluogo siciliano a partire dal 2012. Nel 2022, infatti, a Palermo sono state rubate 4.678 auto, ovvero il 61% in più rispetto al 2021. quest’ultimo anno ha già registrato un incremento del 20,4% rispetto al 2020.

Il periodo Covid

Secondo la polizia della Uil questo incremento non può che essere legato ai numeri particolarmente bassi durante il periodo di lockdown e alla gestione dell’epidemia più in generale. È anche vero, però, che l’andamento prima del Covid appariva in diminuzione almeno dal 2014 e solo dopo l’epidemia si è registrato un picco che non si confrontava da almeno dieci anni. Va detto che Palermo non è tra le prime città per numero di reati, ma presi singolarmente i furti d’auto presentano una situazione ben diversa. Nel 2022, infatti, nel capoluogo siciliano si sono verificati 739,3 furti d’auto ogni 100.000 abitanti. Si tratta di più di dieci auto rubate al giorno. Palermo riflette la percentuale nazionale particolarmente bassa relativa all’individuazione dei responsabili.

I consigli

La polizia della Uil fornisce alcuni consigli ai cittadini su come rendere più sicura la propria auto. Il ladro, infatti, ha molta fretta, sia per aprire l’auto, sia per disattivare i sistemi di rilevamento e antifurto sonori. Oltre ai vari dispositivi elettronici e GPS, è quindi bene dotarsi di un sistema di bloccaggio meccanico, sia dello sterzo che dei pedali, e valutare questo anche nel caso dei pneumatici. Quando si utilizza la chiave intelligente, è inoltre buona norma verificare che l’auto sia effettivamente chiusa a chiave: il ladro, infatti, può accorgersi dell’operazione, ad esempio appostandosi in un ampio parcheggio, e disturbare il segnale con un apposito dispositivo elettronico. Non lasciare mai l’auto parcheggiata nello stesso posto per più giorni, può essere interpretato come un segno di assenza del proprietario e, se necessario, attirare anche l’attenzione sulla casa. Non lasciare mai le chiavi presso parcheggi non autorizzati, anche se apparentemente affidabili per la loro lunga permanenza. Una chiave si duplica in pochi minuti e imparando le abitudini del proprietario o guardando i documenti lasciati nell’auto è possibile farla sparire.

Il “cavallo che ritorna”

La Uil consiglia poi di sovrapporre in modo indelebile un codice univoco su tutti i finestrini dell’auto. Come è noto, le automobili più soggette a furto sono rappresentate da un gruppo non molto ampio di utilitarie. Il motivo è da ricercarsi nella difficoltà di reperimento dei pezzi di ricambio e nei costi elevati di questi ultimi. Gli incrementi si sono però accentuati a seguito della guerra in Ucraina e dei recenti avvenimenti nel Mar Rosso che influiscono su tempi e costi delle forniture. Tuttavia, i furti dei SUV sono sempre frequenti. Tutte le tipologie, poi, possono divenire oggetto del cosiddetto fenomeno del “return horse”, ossia della restituzione del veicolo rubato dietro pagamento di una somma di denaro. La Uil raccomanda di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Sono molti i casi che si sono risolti con l’arresto del ladro senza, ovviamente, pagare un centesimo. Accettando il ricatto, però, non si fa altro che rafforzare il fenomeno.

«Con frequenza continua – conclude Assenzio – le forze dell’ordine rintracciano le auto rubate, ma la sorveglianza su tutte le strade di Palermo è impossibile, considerata la carenza di personale e le numerose incombenze che devono essere svolte quotidianamente». Tra i casi tutt’altro che rari ci sono quelli del ritrovamento dell’auto rubata in zone adiacenti a quelle del furto. A volte risultano più o meno manomessi o addirittura privati ​​totalmente di tutti i pezzi rimovibili ma non mancano i casi in cui vengono abbandonati integri. Giusto il tempo per una “passeggiata” magari finalizzata a commettere un altro delitto.

 
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