“L’obiettivo era lo scudetto, la svolta con la Juve. Inzaghi…” – .

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Il difensore brasiliano dell’Inter ha ripercorso i momenti più significativi della sua prima stagione in nerazzurro

Alla sua prima stagione con la maglia dell’Inter vince lo scudetto e viene convocato nella Nazionale brasiliana: l’ultimo anno di carriera di Carlos Augusto è stato senza dubbio entusiasmante, a livello personale e di squadra. L’ex difensore del Monza, intervistato da Esportazione Globopassato in rassegna gli avvenimenti degli ultimi mesi: “Il mio obiettivo era esordire in Champions League. Ora possiamo alzare ulteriormente l’asticella. Vincere più volte il campionato italiano con l’Inter, creando un ciclo vincente. Vogliamo giocarci tutto. Sono molto soddisfatto della mia stagione. Ovviamente ogni giocatore vuole sempre di più, ma penso che il mio ruolo sia stato quello di aiutare molto ed essere pronto quando avevano bisogno di me. È la prima stagione, e c’è stato un salto importante“.

Diventando definitivamente un giocatore dell’Inter (era arrivato in prestito con obbligo di riscatto, ndr). mi ha dato un po’ più di entusiasmo. Il derby? È stata una partita molto tesa, ma la nostra squadra era preparata e voleva vincere questo titolo contro il Milan, sarebbe stato più bello. Per noi fare questo contro il Milan non è stata una pressione in più, ma una motivazione. Abbiamo giocato grandi partite durante tutto il campionato e quando è arrivata l’occasione di vincere il derby avevamo tutti quella motivazione. È più bello vincere contro un grande rivale. Noi siamo l’Inter, entriamo in tutte le competizioni per vincere. Champions League, Coppa Italia… Ma avevamo fatto della seconda stella il nostro obiettivo principale. È un simbolo, la seconda stella sullo stemma. Raggiungi il 20° campionato. Questo era il nostro obiettivo principale, lo sapevano tutti. Naturalmente non abbiamo lasciato da parte le altre competizioni, abbiamo dato il massimo in tutto. Ma è un momento storico, la conquista di un’altra stella, lo scudetto. Questo era l’obiettivo principale“.

Com’è lo spogliatoio dell’Inter? Con chi interagisci di più?

Una cosa che mi ha facilitato molto è che sapevo già parlare italiano, sono qui da tre anni. Quello che mi ha colpito è che è un gruppo molto affiatato, tutti si aiutano a vicenda. Non c’è malcontento. Sapete che per andare avanti, in un campionato lungo, dobbiamo avere questo. Parlo con tutti, vado d’accordo con tutti. Ma esco di più con le persone della mia età. io parlo sia con Bisseck, Frattesi, sia anche con Lautaro. Anche Sanchez. Siamo ottimi amici e penso che questo ci abbia aiutato molto quest’anno“.

Parliamo un po’ di Lautaro Martinez. Capitano, capocannoniere e numero 10 della squadra. Come esercita la sua leadership nell’Inter?

 
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