Alcaraz mette pressione su Sinner. “Sto lavorando per evitare che vinca altri tornei” – .

Alcaraz mette pressione su Sinner. “Sto lavorando per evitare che vinca altri tornei” – .
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Per ora il duello è solo “virtuale”, ma prima Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritrovano sullo stesso terreno di gioco, è solo questione di tempo. Ma meglio resistere “treno”, come ha fatto a parole lo spagnolo, che dopo la vittoria nel terzo turno ha sfidato il brasiliano Seyboth Wild ha ritenuto opportuno consegnare alcuni messaggi non così sottili al suo collega e rivale italiano. Giusto per aggiungere un po’ di pepe in più a una bella, netta rivalità destinata a regalare molti altri capitoli nel breve termine.

L’ossessione di Carlitos: “Non lasciare che Jannik vinca i tornei…”

Se una volta lo spauracchio rispondesse al nome di Novak Djokovicoggi sembra che lo sia diventato Peccatore il giocatore che più di ogni altro disturba le notti degli avversari. Alcaraz non ne fa mistero: “Sono qui alle Madrid giocarmi le mie carte, nonostante i problemi al gomito destro che hanno un po’ condizionato il mio approccio al torneo. Ma in questa fase della stagione ne ho bisogno giocare il mio miglior tennis soprattutto da provare Non lasciare che Jannik vinca altri titoli: non è una missione semplice, perché quando Peccatore giocare a questo livello diventa il favorito numero uno in tutti i tornei in cui appare”.

Parole che in qualche modo testimoniano anche la grande considerazione che il murciano nutre nei confronti dell’altoatesino, ma che secondo alcuni nascondono un gioco “mentale” più sottile. È un po’ come Alcaraz voleva fare pressione sul rivale, “costretto” a farlo presentarsi in ogni fase del circuito come il favorito.

Alcaraz non si fida: “Jannik non è qui per allenarsi…”

Carlitos, che sembrava stare bene dopo gli allarmi delle ultime settimane, ha aggiunto un altro concetto legato all’attuale rivalità con Peccatore. “Ha detto che è venuto a Madrid solo per vincere qualche partita e prepararsi per Roma E Parigi? Non so dire se queste parole rappresentino davvero il suo pensiero.

Ciò che è certo è che a Madrid ha giocato poco, avendo saltato l’ultima edizione del torneo, e sicuramente l’altitudine potrebbe essere un fattore diverso da altri luoghi. Ma cosa è stato dimostrato contro Sonego all’esordio era qualcosa di impressionante. Per questo ribadisco l’idea che sia così Jannik l’uomo da battere, in tutto e per tutti”.

Sebbene Alcaraz giura di sentirsi meglio. Non ho sentito alcun fastidio all’avambraccio, e questo è già un bene. Non tiro il dritto a tutta velocità, ma cerco di colpire bene la palla. Sono cresciuto sulla terraadattandosi bene anche ad altre superfici, quindi posso dire di sentirmi a mio agio”.

Alcaraz e Sinner a Madrid non sono dalla stessa parte del tabellone: lo spagnolo si è già qualificato per gli ottavi di finale e sfiderà il tedesco Jan Lennard-Struff, sconfitto da Peccatore A Monte Carlo all’inizio di aprile. Poi ci sono dalla sua parte Rublev e Zverev.

Fonte: Ansa
 
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