Non era la stagione che Roberto De Zerbi pensava di vivere alla guida del Brighton. Dopo essersi rivelati una delle grandi sorprese positive dell’ultima Premier League, i Seagulls quest’anno hanno rallentato, sia grazie ad un certo “fattore sorpresa” venuto meno, sia alle assenze per infortunio di numerosi protagonisti, senza trascurare le difficoltà poste dal mercato e la sostituzione di alcuni pezzi pregiati che il Brighton non è riuscito a trattenere (ad esempio Caicedo).
Nelle ultime settimane il Brighton sembra essersi sgonfiato in maniera particolare: abbandonata l’Europa League agli ottavi per mano della Roma allenata dall’amico De Rossi, nemmeno la Premier League si è riservata cambi di passo tali da far sì che i gabbiani potessero ripetersi (o almeno pensare di farlo) le glorie dell’anno scorso. Ieri è arrivata un’altra sconfitta, 3-0 in casa del Bournemouth, e la classifica dice che il Brighton è al 12esimo posto.
E sembrano scomparse anche alcune delle principali piste che promettevano di poter portare De Zerbi sulla panchina di una grande squadra di calcio europea già a partire dall’estate.: Il Barcellona ha deciso di confermare Xavi dopo aver fatto i salti mortali, il Chelsea non ha ancora i piani chiari per Pochettino (il cui esonero, però, costerebbe un sacco di soldi) e il Bayern Monaco sembra propenso ad affidare la panchina a Rangnick. Uno scenario potenzialmente ideale per le big italiane in cerca di un allenatore per la prossima stagione (Milan e Napoli su tutte) per poter tentare De Zerbi, le cui prospettive sembrano essersi un po’ ristrette.
