“Troppe illusioni a Jerez. Un colpo di realtà ci farà bene” – .

“Troppe illusioni a Jerez. Un colpo di realtà ci farà bene” – .
“Troppe illusioni a Jerez. Un colpo di realtà ci farà bene” – .

Bologna, 2 maggio 2024 – Primo gran premio davvero difficile per Pedro Acosta al suo debutto in Moto GP. Dopo i podi conquistati a Portimao e Austin, il più giovane di sempre a farne due di fila, ci si aspettava un Acosta competitivo anche in casa a Jerez, ma invece una brutta qualifica e una caduta nel warm up hanno messo a repentaglio la gara di domenica con il triste decimo posto fine. Fa parte del normale processo di crescita del fenomeno young baby e anche di una KTM competitiva, sì, ma non ovunque, almeno ancora un gradino sotto Ducati. Acosta ha ancora tempo fino al Sachsenring per diventare il più giovane di sempre a vincere un Gran Premio della Moto GP e il confronto con la realtà a Jerez può favorire la crescita complessiva sua e della squadra. Sono necessari ulteriori passi per competere per le vittorie e il mondiale.

Acosta: “Troppe aspettative”

L’era Ktm arriva a Jerez con un’aspettativa altissima dopo i risultati del primo gran premio, ma le cose sono andate diversamente. Il migliore è stato Brad Raccoglitoresolo sesto e quasi otto secondi dietro BagnaiaMentre Acosta ha concluso decimo con oltre 20 secondi. Un passo indietro rispetto ai podi ottenuti in precedenza. Non c’è da preoccuparsi, ma il confronto con la realtà aiuterà KTM e Acosta a continuare a migliorare calibrando meglio le aspettative: “In generale siamo arrivati ​​a Jerez con troppe aspettative – le parole del giovane spagnolo – Ma non siamo gli unici che migliorano e anche le altre case vanno avanti nei loro progetti. Siamo arrivati ​​con troppe illusioni e dobbiamo continuare a lavorare”. Nella deludente partita di Acosta Ha influito anche il pessimo piazzamento in qualifica, solo decimo, che nella Moto GP di oggi è un handicap troppo significativo. Ma Acosta non vuole ascoltare aspettative, opinioni, perché il motorsport è fatto di episodi e ognuno deve andare per la propria strada: “Non mi interessa quante aspettative ha la gente – ancora Pedro – ho smesso di ascoltare le voci esterne da tempo tempo fa perché nessuno può sapere cosa potrebbe succedere in una gara, potresti essere primo e cadere, oppure essere sorpassato all’ultima curva. Finché non si taglia il traguardo non ci sono certezze. Le previsioni servono a poco”. È stato comunque un fine settimana eloquente per KTM, meno performante dopo l’ottimo gran premio iniziale. E questo aiuterà anche il marchio a continuare a lavorare duro e ad avvicinarsi a Ducati, ancora leader nonostante le concessioni fatte ai marchi giapponesi. L’Europa, in ogni caso, comanda la MotoGP. L’opinione di Acosta: “I risultati ci avevano portato ad immaginare un gran premio diverso – il commento di Pedro – Ma credo che questo colpo di realtà ci permetterà di restare con i piedi per terra e di rimetterci in lotta nei prossimi gran premi tra Le Mans, Barcellona e Mugello”. Il prossimo appuntamento è fissato dal 10 al 12 maggio a Le Mans in Francia, GP di casa di Fabio Quartararo.

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