“Una gara dovrebbe restare a casa” – Notizie – .

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Il caso Magnussen

La gara Sprint del Gran Premio di Miami ha generato numerose polemiche per quanto avvenuto tra Lewis Hamilton e Kevin Magnussen. Il danese della Haas, per difendere la propria posizione dagli attacchi del sette volte campione del mondo, è ricorso a diverse manovre errate per permettere al compagno di squadra Nico Hülkenberg di mantenere il settimo posto, replicando in qualche modo quanto aveva già fatto in Arabia Saudita. Analizzando quanto fatto in più occasioni, la Direzione Gara si è imposta quattro volte penalità al danese, per un totale di bene 35 secondi per servire alla fine della corsa. Nonostante ciò, la FIA non ha applicato una quinta penalità per ‘comportamento antisportivo’, come si legge nel comunicato della Federazione.

Stella non va bene

Dopo la bandiera a scacchi, Magnussen ha anche criticato il compagno di squadra per non avergli concesso il DRS dopo le prime fasi dello Sprint, costringendolo così a difendersi da Hamilton “ricorrendo a tattiche stupide per aiutarlo”. Per questi motivi il comportamento del danese non è stato tollerato né dai piloti né dai team principal Andrea Stellacapo della McLaren.

Dritto alla squalifica

All’ingegnere umbro non è piaciuto affatto non solo quanto accaduto in pista, ma anche il tipo di sanzioni inflitte dai commissari di gara. In un incontro con i media, Stella ha dichiarato che non accetterà l’accumulo di secondi da servire, ma direttamente il servizio squalifica per una gara: “Per me questo caso è relativamente semplice – ha spiegato – perché si tratta di un comportamento intenzionale a danno di un altro concorrente, che si perpetua nell’ambito della stessa competizione e si ripete per tutta la stessa stagione. Come possono le sanzioni essere cumulative? Forse devi passare un fine settimana a casa con la famiglia per riflettere sulla propria sportività e poi tornare indietro. Se vediamo che diventerai leale, corretto e sportivo nei confronti dei tuoi compagni, allora potrai restare in questo settore. È assolutamente inaccettabile“.

Più punti sulla Super Licenza

Oltre i sei secondi al servizio, Magnussen ora si ritrova con 8 punti di penalità sulla Super Licenza sui 12 massimi concessi in un anno. Una volta raggiunta tale quota in questo lasso di tempo, il pilota viene sospeso per regolamento dalla gara, ma anche qui Stella non è d’accordo con la regola, ritenendo che i punti di penalità dovrebbero essere più severi a fronte di certe mancanze: I criteri di valutazione devono essere modificati – Lui continuò – Danneggiare intenzionalmente la concorrenza dei tuoi avversari non ha senso dal punto di vista sportivo. Questo problema dovrebbe essere risolto immediatamente, perché se sei fuori dai punti e ottieni 20 secondi o qualcosa del genere alla fine della gara, non fa alcuna differenza. Ma per quanto riguarda i concorrenti che hai danneggiato, li hai messi fuori gioco – ancora una volta – in modo deliberato, perpetuato e ripetuto. È assolutamente inaccettabile. Mi aspetto che la FIA faccia una proposta ragionevole da sottoporre all’esame del comitato consultivo sportivo, e spero che ciò avvenga presto attraverso regole o linee guida che gli steward possano applicare”.

 
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