“Sogno di vincere alla Roma”, poi la rivelazione su Davis – .

“Sogno di vincere alla Roma”, poi la rivelazione su Davis – .
“Sogno di vincere alla Roma”, poi la rivelazione su Davis – .

Non c’è Sinner ma questo non significa che l’Italia non possa sperare in un exploit italiano nel corso della stagione Internazionali italiani che ha preso ufficialmente il via oggi con il tabellone principale del torneo femminile. E se Jannik non c’è, ci prova Matteo Arnaldi per avanzare la sua candidatura per un posto al sole.

Arnaldi: “Vincere qui? Naturalmente è possibile.”

Matteo Arnaldi non si nasconde e affronta i microfoni come affronta gli avversari con coraggio e un pizzico di spavalderia: “Sicuramente è un torneo che tutti gli italiani vogliono vincere. Non ho ancora vinto un titolo e vincerlo sarebbe qualcosa di speciale. È possibile? Tutto è possibile, fin dal primo allenamento i tifosi erano più che numerosi e sono sicuro che mi daranno tanta energia in campo e mi aiuteranno a superare i momenti difficili”.

Stagione positiva per l’italiano, reduce dall’eliminazione a Madrid ai sedicesimi contro Medvedev: “Sto giocando bene, ci sono tante cose su cui devo migliorare. L’ultima partita con Medvedev è stata bella ma ci sono stati tanti momenti in cui avrei potuto gestire meglio. Sono contento del fatto che sto alzando il mio livello settimana dopo settimana, mi piace lavorare e credo che il lavoro paghi. Ci sono momenti in cui faccio più fatica, a Barcellona e a Madrid ho giocato bene. Il mio obiettivo è essere costante tutto l’anno, voglio farne la mia abilità”.

Arnaldi e le similitudini con Sinner

Sinner non è al Foro Italico e non giocherà il torneo ma è inevitabile che si parli sempre di lui: “Abbiamo sempre avuto lo stesso fisico ma un gioco molto diverso. È sempre stato uno che tirava molto forte mentre io remavo da fondo campo, siamo cresciuti insieme, abbiamo giocato tanti tornei insieme. Poi abbiamo seguito due strade diverse. L’obiettivo è lo stesso di tutti i giocatori, voglio provare ad essere il numero 1 al mondo e vincere gli Slam. Se non avessi questo obiettivo non giocherei nemmeno”.

Avversario Machach al primo turno

Sulla strada per Matteo Arnaldi c’è un paragone difficile, quello con il ceco Machac con i due che si sono scontrati per l’ultima volta a Miami. I precedenti sono tutti dalla parte del ceco ma Arnaldi non si tira indietro: “Con Machac ho perso due volte e qui le condizioni sono diverse. Nelle altre due partite abbiamo giocato su campi molto veloci, non so su quale campo giocherò ma le condizioni sono molto più lente. Non penso di dover cambiare molto nel mio gioco, ma sono sicuro che devo giocare. Obiettivi stagionali? Non mi piace dirli pubblicamente. Non ho obiettivi di classifica ma vorrei essere testa di serie. A Barcellona ero fuori per 1 e qui ero ancora fuori per due. È ancora lontano e poi Voglio vincere il primo titolo ATP“.

Il retroscena di Davis

Ieri la FITP ha voluto festeggiare ancora una volta la Nazionale italiana che ha vinto la Coppa Davis a Malaga. Matteo Arnaldi ha contribuito al successo in finale contro il Popyrin e dopo qualche tempo svela un retroscena su quel periodo: “Davis è stato un periodo un po’ strano. Sono arrivato senza giocare per tre settimane, l’ultima partita è stata a Vienna. Ci sono stati quasi 20 giorni in cui non ho toccato assolutamente la racchetta perché ero a Los Angeles a trovare la famiglia della mia ragazza (il cui padre è mancato pochi giorni prima della finale di Davis, ndr), quindi praticamente non mi sono allenato . Sono arrivato con poche aspettative, non pensavo nemmeno a giocare. La partita con Popyrin? E’ una partita strana per me, in quel momento stavo cercando di tornare a sorridere e divertirmi a giocare”.

Fonte: Ipa
 
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