Ci sono tanti piloti di talento, oggi come in passato. Ma alcuni si distinguono per il coraggio e la straordinaria capacità di guidare la moto. Uno di questi è sicuramente Toprak Razgatlıoğlu, Campione del mondo MondialeSBK 2021 in sella alla Yamaha Pata. Nel corso delle stagioni il turco ha dimostrato di poter spodestare una leggenda del campionato delle derivate di serie come Jonathan Rea, conquistando il titolo dopo un’epoca di dominio Kawasaki. Prima di passare alla BMW, c’è stato un periodo, proprio nell’estate del 2022, in cui Razgatlıoğlu sembrava essere vicino al passaggio alla BMW MotoGP con Yamaha. Si pensava fosse un’ipotesi realistica viste le condizioni e le prestazioni insoddisfacenti della squadra di Lin Jarvis. La questione, tuttavia, non era tutta rose e fiori.
Toprak Razgatlıoğlu: “La Yamaha non aveva intenzione di portarmi in MotoGP”
Il primo test nel giugno 2022 ad Aragón, poi un secondo nella primavera del 2023 sul circuito di Jerez. Proprio quest’ultimo non ha soddisfatto la ventisettenne.
Si era già discusso della posizione di guida prima del test. Di solito in Yamaha ci sono tre selle diverse. Ma quando sono arrivato al test, la moto era la stessa di prima. Ho appena fatto il mio giro. Non avevo molte gomme a disposizione. In realtà non volevo continuare a guidare dopo il primo giorno. Ho parlato con Kenan Sofuoglu e mi ha detto che avrei dovuto portare rispetto alla Yamaha e continuare. Tutti i giovani piloti hanno un sogno. Prima o poi vorranno guidare un prototipo della MotoGP. Ho potuto sperimentarlo, il che mi rende molto felice. Ma in ogni caso Non rientrava nei piani della Yamaha farmi entrare in MotoGP.
Razgatlıoğlu, la rivelazione a un anno dalla prova
Non volevano il nuovo contratto ed è per questo che abbiamo avviato i colloqui con la BMW. Ho firmato con la BMW e ora sono molto felice. È stata una nuova sfida per me e sono più motivato di prima.
Chissà cosa potrebbe portare, visto il grande interesse della BMW a partecipare al campionato MotoGP nel prossimo futuro Toprak Razgatlıoğlu davvero salire su un prototipo del motomondiale.
Damiano Cavallari
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