Pellizzari stupisce il Giro, il marziano Pogacar lo veste di rosa dopo averlo battuto sul traguardo – .

Pellizzari stupisce il Giro, il marziano Pogacar lo veste di rosa dopo averlo battuto sul traguardo – .
Pellizzari stupisce il Giro, il marziano Pogacar lo veste di rosa dopo averlo battuto sul traguardo – .

Quella foto scattata insieme qualche anno fa, per immortalarli in una gara affrontata insieme, ha ora lasciato il posto ad un video che è già uno dei ricordi più belli di questo Giro D’Italia. In quell’abbraccio e in quel dono al termine della durissima tappa dolomitica Lasa-Santa Cristina Valgardena (118 km e 1800 metri di dislivello) c’è un po’ di tutto. L’onore d’armi pagato dal leader della classifica Tadej Pogačar, a Giulio Pellizzari, ciclista marchigiano del team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, arrivato secondo sotto lo striscione del traguardo, ed un souvenir (gli occhiali e la maglia rosa regalata dal campione sloveno) di una giornata che il ventenne camerino conserverà gelosamente tra i ricordi della sua carriera, che in molti prevedono sarà ricca di soddisfazioni.

Pellizzari, al suo esordio in gara, entusiasmò il pubblico con la sua pedalata decisa, quando andò a recuperare il fuggitivo Alaphilippe, poi stremato Costiou se ne andò. Solo il marziano dell’UAE Team Emirates lo riprende, superandolo e precedendolo sul traguardo di una manciata di secondi. Poi l’incontro, in tenda dopo l’arrivo, con la richiesta del marchigiano di avere i suoi occhiali da sole come souvenir. Subito concesso da Pogačar, che si toglie anche la preziosa maglia rosa e la consegna a Pellizzari, prima di un bellissimo abbraccio tra i due assoluti protagonisti di una sfida entusiasmante.

«Gli auguro di vincere presto una tappa, perché se la merita», ha commentato il leader del Giro. Un secondo posto che conferma comunque la costante progressione del ventenne camerino, che in precedenza aveva già brillato al Tour of the Alps, chiudendo a 1’54” dal vincitore spagnolo Lopez Perez e a 1’12” dal podio con un lusinghiero ottavo posto nella classifica generale, terzo miglior giovane della corsa e quinto nella speciale classifica del Gran Premio della Montagna. Adesso l’exploit in una tappa che ha messo alla prova tutti i partecipanti, con un tempo da lupi e un poker onorevole di italiani che hanno chiuso nella top ten di giornata, tre dei quali giovanissimi. Compreso un Pellizzari che solo due mesi fa aveva la certezza di presentarsi al via: è salito in bici seguendo le orme del padre, con diecimila chilometri percorsi da gennaio e un sogno chiamato Tour De France. Ma che, intanto, fa sognare tanti appassionati marchigiani e non solo.

 
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