una storia che continua di padre in figlio – .

BROCON PASS – Quasi trent’anni fa raccontavo la vittoria di Tobias Steinheuser al Giro delle Regioni. Era il 1995 e il tedesco succedette al connazionale Baldinger, precedendo sul podio Uwe Peschel e il nostro Sgnaolin. Curiosamente questo è quello che penso mentre Georg Steinhauser, suo figlio, taglia il traguardo della tappa odierna e al traguardo si abbandona con entusiasmo tra le braccia dello staff EF Education-Easy Post.

Negli ultimi chilometri della salita si è tolto tutto quello che poteva. Prima gli occhiali, poi anche i guanti. E alla testa di una fuga durata 136 chilometri, con la benedizione e i complimenti di Pogacar, il 22enne tedesco ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista. Il suo precedente successo è arrivato anche in Italia nel 2021, nel Tappa di Valnontey al Giro di Val d’Aosta, nella quale ha vestito la maglia Tyrol-Ktm.

«Ho tolto tutto quello che potevo – racconta – Volevo essere il più leggero possibile per essere il più veloce possibile. Penso che sia quello che serve per vincere una tappa di un grande Giro. I guanti sono una piccola cosa, quindi è possibile che si trattasse di una ricerca di leggerezza soprattutto psicologica. Ma è vero anche questo Ho corso senza misuratore di potenza, ho preferito ascoltare le mie sensazioni. La prima volta che l’ho tolto è stato sul palco regina. I miei tecnici mi dissero che la moto sarebbe stata più leggera di 200 grammi e allora ho pensato: “Va bene, non ne ho proprio bisogno!”. Oggi è stata la stessa cosa, ma Non potrei farne a meno per allenarmiin quel caso è prezioso”.

Il padre corridore

Era già andato in fuga nella tappa di Livigno, quella senza misuratore di potenza, ma alla fine era stato ripreso da Quintana e Pogacar dopo 176 chilometri di fuga. Quel terzo posto non gli è bastato e così ci ha riprovato. L’albero genealogico dice che è figlio di un professionista e nipote di un gigante. Jan Ullrich sposò la sorella di suo padre Tobias e ebbe due figli da lei, prima di cadere nei suoi guai. In altre occasioni Georg ha detto che trascorre poco tempo con Jan, mentre suo padre gli è spesso vicino.

«È venuto a salutarmi il giorno di Livigno – racconta – anche se cercava sempre di restare sullo sfondo delle cose. Mi ha lasciato prendere le mie decisioni, fare le mie cose. Per lui era semplicemente importante che mi piacesse questo sport. Ha riconosciuto più volte che per lui è come se la sua carriera e la mia fossero epoche molto distanti, davvero diverse. Ma lui è sempre stato il mio riferimento, non avendo avuto idoli nella mia carriera.

«Faccio solo le mie cose, ma ovviamente guardo le gare. E se vedo Froome in salita al Tour de France, riconosco che è qualcosa di straordinario. Oppure Kwiatkowski che vince per pochi centimetri la Milano-Sanremo. Quelli sono momenti che ricordi per sempre e penso solo che voglio essere come loro e ottenere risultati come quelli. E oggi è la prima volta che realizzo qualcosa di così speciale e ne sono super felice.

Scalatore di grandi dimensioni

Il problema è che essendo alto 189 centimetri (appena uno in più del padre) è difficile etichettarlo. Quando vinse quella tappa valdostana si lasciò alle spalle Hellemose, con un vantaggio di 3’41”. Le fughe sono il suo pane quotidiano, le salite non lo mettono a disagio nonostante la sua altezza e i 65 chili, che, se guardi da vicino, non sono poi così tanti.

«Ci ​​sono stati momenti nella mia carriera – spiega e sorride Steinhauser – in cui Non ero sicuro di essere abbastanza forte per andare in salita. Ma sento che questa tappa lo ha dimostrato ancora una volta. Altri test condotti in passato hanno inoltre dimostrato che sono in grado di: forse il mio corpo è alto, ma ho anche abbastanza muscoli per gestirlo. Semmai, ciò che mi stupisce e mi rende felice è la mia guarigione. Sono entrato nella terza settimana un po’ nervoso perché è il primo grande Giro e molti giovani corridori sono stanchissimi. Per me finora è stato il contrario. Stamattina mi sentivo bene, mi sto riprendendo. Quindi penso sicuramente che i Grandi Giri siano fatti per me, ma non so se sia per la classifica o per inseguire le tappe. Per ora mi godo questo momento e poi vedremo cosa verrà”.

Nessuna pressione

Quello che è certo è che da stasera in poi la squadra respirerà aria nuova. Non avendo portato Carapaz al Giro, chi avrebbe potuto pensare alla classifica, e con Chaves sotto il maltempo, era chiaro che l’unico modo per ritagliarsi uno spazio era andare a caccia di palcoscenici. Ma questo non sembra essere stato motivo di pressione, in una squadra che anzi appare molto spensierata e lascia molta aria e libertà ai piloti.

«In effetti – conferma Steinhauser – non vedo molta pressione. Noi ragazzi ci divertiamo molto e ovviamente siamo qui per correre e provare a vincere. Sento che i direttori sportivi hanno molta fiducia in noi e fino ad ora ci avevamo provato tante volte, ma non aveva funzionato. Oggi è andata bene e ora vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Mi sono divertito molto. Immagino che per fare questo lavoro bisogna divertirsi e amare la sofferenza. Oggi è stata una giornata fantastica. Correre davanti a tutti è una sensazione incredibile e arrivare al traguardo è semplicemente super speciale. Non riesco ancora a crederci.”

Dopo l’arrivo, Steinhauser si abbandonò esausto tra le braccia dei massaggiatori
Dopo l’arrivo, Steinhauser si abbandonò esausto tra le braccia dei massaggiatori

A proposito di passerelle

Un po’ di sole è appena arrivato al traguardo. Dopo un Giro trascorso interamente al sole, per il secondo giorno hanno preso acqua e freddo e anche oggi hanno 12 chilometri in bici per raggiungere gli autobus. Una stanzetta privata in alto gli permetteva di cambiarsi, ma forse sarebbe bene pensare anche a questo quando si richiedono passerelle sotto la pioggia. Dall’inizio del Giro, più di una volta i corridori hanno dovuto percorrere chilometri e chilometri dopo l’arrivo: dai 24 di Prati di Tivo a quelli di Cusano Mutri. Siamo giunti al diciassettesimo giorno di regate e tutto va bene. Tiberi ha difeso la maglia bianca e ha aumentato il suo vantaggio. Pellizzari ha pagato le fatiche di ieri. Steinhauser ride beato: per lui oggi la fatica aveva il sapore più dolce.

 
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