Luigi Gazzoli sognava un parco per il quartiere Santa Caterina, un luogo dove fare sport e trascorrere del tempo insieme. Iniziò a lavorarci negli anni ’70, fu dirigente della squadra di calcio, tra i fondatori della sagra delle bruschette, con il ricavato fu costruito il primo campo, con la benedizione dell’allora parroco. Per questo il parco che ritorna al quartiere e alla città porta il suo nome, oggi e sempre, gli sarebbe piaciuto vederlo così vivo, pieno di ragazzi, di colori, di bambini e di gente del posto. Gazzoli è mancato troppo giovane ma il suo ricordo resta, ecco perché la gioia di restituire il campo da calcetto, uno spazio per il beach volley, giochi per bambini, un’area cani e una piazzetta per cerimonie. Sono passati in tanti da qui per il taglio del nastro, mons. Rocco Pennacchio, che ha firmato l’accordo per cedere l’uso dell’area, di proprietà della curia, al Comune, parla di un contesto per il tempo libero che ristora spiritualmente e fisicamente “e fa noi disponibili alla fraternità. Stando insieme superiamo la logica della violenza, ecco un esempio di quanto pubblico e privato possono fare insieme”.
Il sindaco Calcinaro parla di un quartiere vivace che aspetta da troppo tempo la restituzione di questo spazio: “Un quartiere che risponde sempre con numeri da record. Ci hanno lavorato in tanti, l’associazione Spazio Insieme che lo gestirà, il Cura e il vescovo che ha subito capito il valore di questa operazione e ci ha concesso per decenni i diritti di superficie. L’anno prossimo inaugureremo altri spazi al chiuso per le associazioni di quartiere, il centro sociale, ulteriori luoghi di socialità nelle cose, oggi un cerchio si chiude, vorrei ricordare anche Candido Pierleoni che anche lui ha seguito questo progetto e che non c’è più. Il forte impegno del consigliere comunale Roberto Simoni, del dirigente Paccapelo, dell’assessore Luciani, dei progettisti e. delle aziende che qui si sono impegnate”.
Il prefetto Edoardo D’Alascio sottolinea che riappropriarsi delle pizze significa anche costruire sicurezza: “È una rivoluzione civile che ci permette di sconfiggere chi tenta di rovinare la nostra socialità, il nostro stare insieme in serenità”. Daniele Rocchi è il presidente di Spazio Insieme, spiega che gli spazi e i campi da gioco sono a disposizione di tutta la città, gratuitamente, basta prenotare e si possono utilizzare anche gli spogliatoi.
Simone Gazzoli è figlio di Luigi, e insieme ai fratelli ha perso prematuramente il padre: “Questo campo porta sempre il suo nome ma quando è stato abbandonato per noi è stato come riaprire una ferita. La restituzione di spazi così ci rende felici, il suo nome sulla targa è per noi un onore”. Paolo Santarelli è il progettista del parco, un luogo che conserva segni di memoria, distribuito su 6mila metri quadrati, è qui il cuore del quartiere Santa Caterina.
Angelica Malvatani
