Il problema dei cordoli
Max Verstappencon la sua consueta lucidità, lo aveva già spiegato subito dopo il fine settimana di Monaco, che aveva visto trionfare la Ferrari di Charles Leclerc mentre lui non era andato oltre il sesto posto finale: “È dal 2022 che abbiamo problemi sui cordoli: ora che ci hanno preso gli altri si vede”. L’olandese ha ben chiaro il punto debole della sua RB20, che nelle ultime gare non solo non ha fatto un boccone alle avversarie ma è stata insidiato e battuto a più riprese da Ferrari e McLaren.
L’avvicinamento ai cordoli non è l’unico punto debole della vettura Red Bull, ma sembra quello più evidente in questa fase. Inoltre le caratteristiche del circuito di Montreal non fanno sentire a proprio agio la squadra campione del mondo in carica. Infatti, sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve saper sfruttare al meglio i cordoli della pista può garantire un vantaggio importante. Per questo, senza fare pronostici, Verstappen non ha mostrato ottimismo in conferenza stampa.
Nessun miracolo a Montreal
“È qualcosa che sappiamo non essere il nostro preferito – ha riconosciuto il numero 1 di Hasselt riferendosi proprio al modo in cui la RB20 (non) sfrutta al meglio i cordoli – ma è qualcosa su cui stiamo lavorando per cercare di migliorare. Ci vuole tempo, non è una cosa che si risolve da un giorno all’altro, ma cercheremo di ottimizzare le cose. È un problema che si è posto fin dal primo giorno del nuovo regolamento e non siamo ancora riusciti a risolverlo“.
“Monaco ci ha dato un nuovo campanello d’allarme – ha aggiunto Verstappen, lasciando intendere che la sconfitta nel Principato e il riavvicinamento di Ferrari e Leclerc in classifica si sono ‘bruciati’ parecchio a Milton Keynes – e abbiamo avuto molti buoni incontri in fabbrica. Sento che ora ci sia un po’ più di attenzione per cercare di migliorare questo aspetto”. Domenica sera sapremo se questa attenzione sarà stata sufficiente.
