Lidl-Trek, solo un dubbio da sciogliere per completare la squadra del Tour de France attorno ai tre capitani – .

Lidl-Trek, solo un dubbio da sciogliere per completare la squadra del Tour de France attorno ai tre capitani – .
Lidl-Trek, solo un dubbio da sciogliere per completare la squadra del Tour de France attorno ai tre capitani – .

Lidl-Trekking si prepara per Giro di Francia 2024. A poco più di tre settimane dal Grand Départ fissato per il 29 giugno, il direttore sportivo della squadra statunitense, Steven De Jongh ha rilasciato una lunga intervista a IDLprocycling discutendo dei piani della sua squadra, in particolare delle tre punte di diamante che guideranno la spedizione in suolo francese: Tao Geogeghan Hart, Giulio Ciccone E Mads Pederseni primi due si sono concentrati sulla classifica generale e il terzo sulle vittorie di tappa, soprattutto negli sprint e nelle tappe più difficili.

Il 29enne britannico sarà il capitano designato della squadra americana e tutti sono fiduciosi che, dopo le numerose difficoltà causate dal grave incidente al Giro d’Italia dello scorso anno, il londinese potrà tornare a pieno titolo nel suo paese natale. migliori livelli: “Tao ha fatto molta strada considerando l’infortunio che ha avuto. Ogni gara a tappe che ha corso quest’anno è andata meglio della precedente. Speriamo quindi che anche al Delfinato vada un po’ meglio così da poter arrivare al Tour nella migliore condizione della sua stagione (dichiarazioni rilasciate prima del ritiro del corridore, ndr)”.

Una stagione, quella del suo ritorno, che per l’ex corridore del Team Ineos è stata in costante progresso e che recentemente ha portato anche al suo ritorno nella top 10 della classifica generale WorldTour, al Tour de Romandie, anche se restano ovviamente inevitabili dubbi sul se il pieno recupero possa essere già avvenuto: “Sappiamo anche che con l’infortunio che ha avuto non è realistico puntare molto in alto in una gara come il Tour. Con quello specifico tipo di infortunio molti non tornano al loro livello per più di un anno e mezzo, dobbiamo ricordare questa cosa. Per Tao non è passato nemmeno un anno e mezzo, quindi lo terremo presente quando stabiliremo gli obiettivi. […] Si metterà molta pressione, starà a noi dirigenti togliergliela. Siamo davvero, davvero contenti della forma in cui si trova in questo momento.

Discorso simile anche per Giulio Ciccone. Il corridore italiano è stato costretto a saltare il Giro d’Italia anche quest’anno a causa di problemi fisici dopo che la scorsa stagione il COVID lo aveva tenuto lontano dalle strade di casa sua. Come nel 2023, quindi, la sua attenzione si è spostata al Tour de France e in squadra tutti sono convinti che potrà ripetere l’exploit dell’anno scorso, quando vinse la classifica degli scalatori: “Giulio è abituato ai grandi che arrivano Indietro. Quest’anno ha corso poco, ha fatto la Romandia e il GP di Francoforte. Dopo quelle gare partecipò ad un ritiro in alta quota. Ha fatto bene, quindi ora può concentrarsi su Dauphiné e Tour e può tornare in sé. […] Se riuscirà a superare bene i primi giorni, mi aspetto che vedremo delle grandi cose da lui! […] Una volta che sarà convinto di poter effettivamente competere per la vittoria, proverà sicuramente a vincere una tappa”.

Pronto a giocarsi le sue carte finalmente c’è anche lui Mads Pedersen, vincitore sia l’anno scorso che nel 2022 di una tappa alla Grande Boucle e che quest’anno vorrà completare la tripletta ottenendo un altro successo: “Con Mads ci concentreremo sugli sprint e sulle tappe collinari – continua De Jongh – Andando l’alta quota è una cosa che non ha mai fatto, ma credo che abbia dimostrato di non averne necessariamente bisogno. Si è allenato molto a Montecarlo e si è preparato al meglio per i traguardi più importanti che arriveranno. La Maglia Verde non è una priorità. Vogliamo concentrarci soprattutto sulle vittorie di tappa. Se vinciamo la maglia arriverà di conseguenza. Se va bene, andrà bene. Ma non vogliamo renderlo un obiettivo prima della partenza, vedremo come andranno le cose al Tour”.

A conclusione dell’intervista, il 50enne olandese ha poi parlato dello schieramento che si presenterà ai blocchi di partenza del Tour, spiegando come oltre ai tre sopra citati, altri quattro corridori siano già certi della loro posto in squadra, mentre l’ottavo posto deve ancora essere occupato: “Sette degli otto posti sono già occupati. Abbiamo solo qualche dubbio sull’ultimo uomo. È sempre una scelta difficile. Il Giro di Svizzera giocherà un ruolo importante nella scelta, così come il Delfinato e il Giro del Belgio. In Belgio terremo d’occhio soprattutto Tim Declerq. In Svizzera, invece, controlleremo Sam Oomen, Patrick Konrad e Bauke Mollema”.

 
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