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Evenepoel manca un chilo per essere in perfetta forma – .

Il problema di quando ti chiami Remco Evenepoel è che sei sempre sotto esame. Il belga aveva dichiarato con largo anticipo che il Delfinato sarebbe stata una gara di ritorno e niente più. Era scritto che lo avrebbe pagato in salita, ma una vittoria così ampia nella cronometro ha confuso le carte e quando la maglia gialla non riusciva a tenere il passo sembrava di assistere al tracollo del grande leader della corsa.

Dopo le fratture al Giro dei Paesi Baschi, Evenepoel era curioso di sapere come avrebbe reagito in gara la spalla infortunata. Prima della cronometro hai detto che avevi problemi nella posizione più aerodinamica e abbiamo visto come sei andata a finire. Nel resto dei giorni ha detto che aveva bisogno di un massaggio aggiuntivo dopo ogni fase. E poi ha aggiunto di avendo avuto problemi agli occhi più di una volta a causa di allergie. Allergia agli acari e ai pollini: lo dice il medico della squadra Dr. Janssen questo potrebbe essere un fattore nel prossimo Tourma che andrà tenuto a bada con la terapia necessaria.

La cronometro ha dimostrato che le condizioni ci sono, ma c’è del lavoro da fare
La cronometro ha dimostrato che le condizioni ci sono, ma c’è del lavoro da fare

La prova cronometrica

Il giorno della cronometro è stato un momento di altissima tensione: è tempo di ritrovare la fiducia. Se ti chiami Evenepoel o Ganna e hai davanti una cronometro, ti è vietato fare finta di niente. A causa di ciò chiunque lo osservasse nelle ore precedenti la tappa di Neulise non poteva fare a meno di notare la sua estrema concentrazione. Eppure, nonostante quella prestazione di altissimo livello in cui Remco si è lasciato alle spalle Tarling e Roglic, al rientro in albergo è apparso molto più provato. Ce lo racconta il regista Tom Steels dopo la ricognizione mattutina sul percorso aveva gli occhi gonfi a causa di un attacco di allergia.

La considerazione nata nell’entourage Soudal-Quick Step è stata questa se fosse riuscito ad andare così forte in quelle condizioni, la settima tappa del Tour sarebbe un passo a suo favore. Da Nuit Saint Georges a Gevrey-Chambertin ci sono 25,3 chilometri sui quali guadagnare il massimo possibile.

A Le Collet d’Allevard, Remco ha perso la maglia gialla, perdendo 42″ contro Roglic
A Le Collet d’Allevard, Remco ha perso la maglia gialla, perdendo 42″ contro Roglic

Sempre sotto controllo

Ciò che già si sapeva e che è stato confermato dalle ultime tre tappe della corsa francese è questo le cose in salita non vanno come dovrebbero. La nota positiva è che in tre giorni le cose sono cambiate in maniera abbastanza netta. La tappa di ieri, terminata a 58 secondi da Carlos Rodriguez e 10 secondi da Roglic, ha segnato un passo avanti. Comunque giorno dopo giorno era evidente che il belga non perdeva mai il controllo e che, al contrario, ci si è riusciti senza versare una sola goccia di sudore più del necessario.

«Soprattutto sabato – ha spiegato – ero davvero in difficoltà ed era importante finire la tappa con buone sensazioni e fortunatamente ci sono riuscito. Ieri invece ho finito a soli 10 secondi da Roglic. Ciò significa che ha anche momenti difficili. Quindi devo essere positivo. Al momento non sono ancora al top: forse all’85, massimo al 90%.. C’è ancora del lavoro da fare, ma il fatto che abbiamo concluso il percorso di crescita è molto positivo. Ho lasciato il Delfinato in condizioni migliori rispetto a quando l’ho avviato».

Sabato a Samoens 1600 la giornata più dura: 1’46” di svantaggio su Roglic
Sabato a Samoens 1600 la giornata più dura: 1’46” di svantaggio su Roglic

Un chilo da perdere

Chiuso il Delfinato, per l’Evenepoel sono ora previsti tre giorni di assoluto riposo, che trascorrerà però in Francia, nel ritiro di Isola 2000. Remco ha già fatto grandi passi in avanti nelle ultime quattro settimane, ma sicuramente ha bisogno di crescere ancora in vista del Tour. Il passo mancante prevede anche la necessità di perdere un chilo. Il belga ha sicuramente una grande potenza, segno che ha lavorato molto in quota, ma allo stesso tempo trasmette la sensazione di essere ancora ingrassato. E da allora non si può fare nulla di spiacevole a Soudal-Quick Step senza che Lefevere lo scriva nella sua rubrica Het Nieuwsbladè già successo che il tecnico belga abbia iniziato a parlarne.

«Dopo la caduta – ha detto Evenepoel, unendo le mani – mi sono preso una pausa per tre settimane. Sono una persona che può prendere due chili in un periodo del genere. Ma tutto questo sarà a posto prima dell’inizio del Tour”.

Remco dovrebbe pesare circa 62,5 chilogrammi, quindi si tratta di perdere circa un chilo. Anche se a questo punto il medico sociale avverte: dovrà perderla in modo intelligente, soprattutto ora che sarà impegnato in quota. E dovranno stare attenti che non scenda troppo, perché questo è già avvenuto in passato e non ha dato grandi frutti.

Nell’ultima tappa al Plateau de Glires, Evenepoel ha perso solo 10″ contro Roglic
Nell’ultima tappa al Plateau de Glires, Evenepoel ha perso solo 10″ contro Roglic

L’impatto con il Tour

Il prossimo passo di avvicinamento al Tour, una volta concluso il periodo all’Isola 2000, sarà la difesa del titolo di campione belga. A quel punto sarà il momento di chiudere la valigia. La Soudal-Quick Step si sposterà a Firenze da mercoledì e da quel momento in poi non passerà giorno senza che Evenepoel assuma la grandezza del Tour.

Il debutto alla Grande Boucle lascia il segno. Si rivela il livello stellare degli avversari. Scopriamo la frenesia delle finali come raramente accade nelle altre gare del calendario. E poi lentamente si prendono le misure. Uno dei fattori che farà la differenza nella trama dell’Evenepoel Tour ci vorrà del tempo per abituarsi. I suoi rivali hanno grande esperienza con lui e c’è da scommettere che non gli faranno alcun favore.

 
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