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Vincitori e vinti dalla settimana di trasferimento – .

Il Mugello doveva essere lo spartiacque per il futuro di Martin, Márquez e Bastianini e così è stato. La settimana post-Gran Premio d’Italia ha portato con sé una doppia ufficialità che regala già a tifosi e appassionati grandi aspettative in vista del prossimo biennio della MotoGP. Scopriamo vincitori e vinti della fase più intensa della sciocca stagione della Queen’s Class.

Marquez-Ducati, è fatta per il 2025 | Crediti: Ducati Corse

VINCITORE – Marc Márquez

L’otto volte campione del mondo è il chiaro e netto vincitore di questa settimana di grandi annunci. Voleva la Ducati ufficiale ed è riuscito ad ottenerla. Márquez prese prepotentemente il posto nella Ducati ufficiale, al fianco di Bagnaia, in soli 3 mesi e portò la stessa Ducati a rinunciare parzialmente alla sua politica di formazione dei giovani piloti, mostrando la porta sia a Martin che a Bastianini. Marc è riuscito nel suo obiettivo di avere la moto che gli possa permettere di competere nel tentativo di conquistare il tanto agognato nono titolo mondiale. Ma, soprattutto, la decisione di Ducati, messa alle spalle di Marc, dimostra come sia ancora lo stesso Márquez a dettare le regole nel paddock della MotoGP, come già accaduto lo scorso anno quando lasciò la Honda per trasferirsi alla Gresini con l’obiettivo di dimostrare a se stessi di essere ancora vale qualcosa. Le dichiarazioni di giovedì scorso, durante la conferenza stampa della vigilia del weekend del Mugello, in cui negava la possibilità di andare in Pramac, hanno mandato in frantumi i piani di Ducati che, costretta, ha dovuto scegliere. E ha scelto Marc, che nel 2025 e nel 2026 sarà uno dei favoriti per il titolo, posizione che non ricopre ormai da troppo tempo.

VINCITORE – Ducati

Ducati porta nel box del team Campione del Mondo il pilota più vincente della griglia, componendo così, entro il 2025, un duo esplosivo composto da 11 – garantiti – titoli iridati. Una chiara dichiarazione d’intenti quella di Borgo Panigale, che ha già ammesso come l’idea di avere Marc e Pecco insieme consenta di avere “la migliore squadra della storia della Ducati”. È il culmine di un percorso durato 10 anni che ha permesso a Dall’Igna (e altri) di ricostruire una moto e portarla dal centro del gruppo al dominio assoluto. Due titoli piloti e quattro titoli costruttori consecutivi non si vincono per caso, e a Borgo Panigale l’appetito vien mangiando. Toccherà a Márquez e Bagnaia aggiungere ulteriori titoli allo straordinario ciclo aperto dalla Rossa.

VINCITORI – Aprilia e Jorge Martin

“Jorge era la nostra prima scelta, non pensavo fosse sul mercato”: ha esordito così Massimo Rivola, lunedì sera al Mugello, commentando il clamoroso annuncio arrivato dall’Aprilia al termine della giornata di test in Toscana.

Crediti: Aprilia Racing

La trattativa lampo che ha portato Jorge Martin a Noale è una grande dichiarazione d’intenti per il futuro: dopo le prime soddisfazioni ottenute negli ultimi due anni e mezzo, Aprilia vuole fare sul serio e con Martin, uno dei migliori talenti di questa generazione , Rivola punta al tanto sognato titolo che manca nel grande palmares di Aprilia Racing. Riuscire a raggiungere questo obiettivo nei confronti della pattuglia Ducati, che attualmente dispone di una vettura superiore in ogni condizione, non sarà facile. Martin ha però l’occasione della sua vita con una squadra che ora lo seguirà passo dopo passo per metterlo nelle condizioni di vincere. Proprio come desiderava da tempo. E questo potrebbe rivelarsi un asset fondamentale per spingere la RS-GP verso vette ancora inesplorate.

VINCITORE (IPOTETICO) – VR46

Allo stato attuale, la VR46 potrebbe avere la grande opportunità di mantenere tra le sue fila Bezzecchi e Di Giannantonio e di poter puntare a prendere le due moto ufficiali attualmente in mano a Pramac, lasciate in mano al match dopo l’addio di Martin e quello di Márquez mancato atterraggio. A Tavullia si dovrà ora giocare una partita d’attesa: se il passaggio di Pramac in Yamaha dovesse concretizzarsi, tutti i tasselli andranno al loro posto da soli e il futuro della squadra di Valentino Rossi potrebbe portare con sé nuove grandi ambizioni per il futuro. Non ci resta che attendere il Sachsenring per vedere il puzzle completo. Con Bez e Diggia che, desiderosi di avere una moto ufficiale, hanno potuto ritrovarsela tra le mani rimanendo nello stesso ambiente che li sta coccolando.

SCONFITTO – Ducati

Se da un lato la Ducati ha portato a casa il pilota più vincente attualmente in griglia, dall’altro Borgo Panigale deve in parte leccarsi le ferite a causa di un mercato che ha portato via Martin, Bastianini e – forse – anche il team cliente di riferimento. Ducati aveva il chiaro obiettivo di tenere tra le proprie fila sia Martin che Márquez, ma la dichiarazione del #93 di non volersi trasferire alla Pramac nel 2025 ha sconvolto i piani Ducati che così, dopo la gara di domenica scorsa, hanno dovuto decidere. La Ducati perde così forse il pilota più in forma degli ultimi mesi e lo vede passare ai rivali Aprilia che per il prossimo anno possono così pensare di potersi inserire con maggiore costanza nel dominio della Desmosedici. Al fianco di un pilota che, ormai, ha tutte le ragioni per sperare che le cose non vadano più così bene come adesso a Borgo Panigale, con la speranza che i due numeri uno si sottraggano punti e portino il box Ducati al limite meno idilliaco nonostante le dichiarazioni di pace di Márquez. Portimao 2024 è ancora un ricordo freschissimo.

Il primo vero scontro tra Bagnaia e MM93 a Portimao: un assaggio di 2025?
Il primo vero scontro tra Bagnaia e MM93 a Portimao: un assaggio di 2025?

SCONFITTO – Francesco Bagnaia

“Spero che nessuno rovini l’ambiente che esiste adesso nel team, ci sono voluti anni per crearlo”: così Bagnaia si è espresso giovedì a proposito del ballottaggio Martin-Márquez per il secondo posto della squadra ufficiale. La scelta della Ducati di affiancare Márquez non deve essere stata accolta positivamente da Pecco, che quest’anno ha avuto più di un’occasione di duellare con Marc e non sempre è andata bene (vedi il già citato Portimao). Bagnaia, che nel 2022 sperava nella conferma di Miller e che quest’anno forse puntava di più alla conferma di Bastianini al suo fianco, avrà così tante difficoltà da gestire dall’altra parte del box. Pecco dovrà chiarire subito i ruoli, perché l’ambizione della Ducati di puntare al titolo con entrambi i piloti rischia di rovinare non poco i suoi piani e le sue ambizioni.

SCONFITTO – Pramac

La squadra di Paolo Campinoti è stata toccata con orgoglio dalle parole di Márquez che ha detto “NO” pubblicamente alla possibilità di salire su una delle due moto a sua disposizione. “Siamo stati 22 anni senza di lui, penso che potremo restare lì anche l’anno prossimo”, aveva detto subito lo stesso patron della scuderia italiana al Mugello. Parole forti, che però nascondono un’enorme insoddisfazione e una parziale crepa nel rapporto tra la stessa Pramac e la Ducati, già minato dall’arrivo di Franco Morbidelli al posto di Márquez. Ora, con la partenza di Martin all’Aprilia e il mancato arrivo di Marc, la squadra campione del mondo in carica deve andare sul mercato e trovare un’alternativa. E non è detto che questa alternativa possa salire su una GP25 la prossima stagione: Yamaha sta mettendo forti pressioni su Pramac per farne il suo secondo team.

SCONFITTO – Jorge Martin

Perché mettere anche Jorge Martin tra i perdenti di questa sessione? Perché l’addio alla Ducati rappresenta, per lo spagnolo, una sconfitta personale dopo 4 stagioni in cui ha dimostrato in più di un’occasione di meritare la sella ufficiale. Se l’anno scorso erano stati i contratti a metterci i bastoni tra le ruote, quest’anno Márquez si è presentato troppo allettante perché Dall’Igna potesse lasciarsi sfuggire. E così, dopo l’indecisione durata mesi a Borgo Panigale, Martin ha dovuto digerire il boccone amaro domenica sera, con la comunicazione della Ducati di voler inseguire Márquez. Lo spagnolo classe ’98, preso atto, ha trovato subito sistemazione in Aprilia con una trattativa veloce. È stata una mossa dettata dalla rabbia? Forse no, ma sicuramente, allo stato attuale, è un passo indietro dal punto di vista tecnico.

SCONFITTO – Enea Bastianini

Purtroppo era impensabile la conferma di Enea Bastianini in Ducati al fianco di Bagnaia dopo un 2023 molto sfortunato e dopo questo inizio 2024 che lo vede attualmente al quarto posto nel Mondiale. Ma se l’opzione Aprilia potesse essere stata a disposizione della Bestia, con l’arrivo di Martin anche quella sembra decaduta, in favore del passaggio in KTM – nel team Tech3 al posto di Acosta – che sembra davvero un grosso ripiego. E così il tempo per riflettere sull’opzione che potrebbe consentirle di essere veloce sembra quasi inutile: KTM è sicuramente una delle migliori moto in circolazione, ma al momento presenta più incognite che certezze, soprattutto rispetto alla Ducati. Un passo indietro significativo per il proseguimento della carriera di Enea.

Mattia Fundaro

 
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