Adesso è ufficiale, purtroppo non c’è stato nulla da fare – .

Adesso è ufficiale, purtroppo non c’è stato nulla da fare – .
Adesso è ufficiale, purtroppo non c’è stato nulla da fare – .

Adesso è ufficiale, non lo vedremo mai più. Non c’è soluzione, tutto è destinato a finire così, che pena per i motociclisti.

Il motociclismo è un settore commerciale, ma soprattutto una passione che unisce milioni di persone motociclisti tutto il mondo. Gli stessi che si conoscono e si apprezzano come una famiglia, per il solo fatto di condividere un amore travolgente e forte come quello generato da una due ruote.

Moto, niente da fare per i motociclisti (motomondiale.it)

Proprio per questo, quando avviene un addio, è molto difficile per i tanti centauri digerirlo e andare avanti. Purtroppo è ufficiale e non c’è davvero nulla che si possa fare per cambiare la realtà attuale. Questo, però, non significa assolutamente dimenticare e andare avanti senza ricordare adeguatamente un pezzo di storia praticamente immutabile e indimenticabile.

Lutto al Giro d’Italia: addio a Nazareno Agosti, Moto 1 al Giro d’Italia

Purtroppo la brutta notizia è ormai ufficiale, e per i motociclisti di tutta Italia è davvero difficile affrontare queste ore con serenità. Il pensiero fisso infatti va a morte di Nazareno Agostini. Quello che fino a poco tempo fa era il Pilota della Moto 1 al Giro d’Italia di ciclismoscomparso a soli 58 anni a causa di un arresto cardiaco.

Giro d’Italia, addio a Nazareno Agostini (motomondiale.it – Ansa)

La moto di cui vi parliamo era nota per seguire la testa della corsa. A bordo era presente anche un operatore, Francesco Simula, che ha girato le riprese trasmesse in diretta. Classe 1966, Agostini si trasferisce ancora bambino a Roma, dove cresce.

Da bambino a ragazzo, da ragazzo a uomo. Poi è approdato in Rai nel 1990, un’occasione professionale che ha sfruttato a dovere e che lo ha reso famoso praticamente in tutta Italia. Nel 2004, in occasione dei campionati del mondo di ciclismo di Verona, nasce una collaborazione destinata a rimanere straordinariamente proficua per circa vent’anni: quella con Francesco Simula. Agostini è stato anche un grande appassionato di bicicletta, che ha avuto la fortuna di vivere e raccontare nel migliore dei modi, in sella alla sua moto a prova di pilota.

Per il resto c’è ben poco da dire. Quanto accaduto è davvero qualcosa di altamente tragico e molto difficile da accettare, soprattutto considerando che parliamo di una vera e propria icona dietro le quinte di uno degli eventi sportivi più importanti di tutti i tempi. Non ci resta altro da fare che abbracciare i figli e la famiglia di Nazareno Agostini, porgendo le nostre più sentite condoglianze.

 
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