DORTMUND (Germania) – L’allenatore della Nazionale italiana Luciano Spalletti, affiancato dal capitano Gianluigi Donnarumma, presenta in conferenza stampa l’esordio degli Azzurri a Euro2024 contro l’Albania di Sylvinho, in programma domani alle 21 a Dortmund: “È vero che ha bandito la Playstation? È necessario creare uno stile di vita corretto per poi dare il massimo in gara. Quindi non è vero quello che ho detto. Ho detto che non puoi stare sveglio fino alle 3 o alle 4 del mattino, che è diverso. Siamo i protagonisti del sogno di ogni italiano che, da bambino, usciva da scuola con il pallone sotto il braccio e tornava a casa la sera sudato e con le ginocchia sbucciate. Per i nostri connazionali siamo degli eroi, dei giganti, non possiamo fare a meno di mettere tutto in partita. Dobbiamo dimostrare che siamo a quel livello, i giganti e gli eroi non hanno paura di giocare una partita di calcio. Ognuno deve avere la propria cassetta degli attrezzi in cui svitare e avvitare ciò che gli serve e ciò che non gli serve“.
Su Donnarumma e Acerbi
“Donnarumma? Se lascia il PSG, penso che andrà in una squadra ancora più forte. Poi dovrà essere bravo, in Italia abbiamo tanti portieri forti come Vicario e Meret ed è bello avere a che fare con campioni di questo tipo. Chi al posto di Acerbi? Mancini ha esperienza, ma anche Bastoni ce l’ha può essere un leader e Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di chi vuole arrivare a giocare a grandi livelli. Ma tutta la mia squadra è molto seria. Saremo ciò che vorremo essere“, continua Spalletti.
Su Scamacca, Retegui e Raspadori
“Possiamo giocare anche a tre in difesa, ma sempre in maniera offensiva. Ma possiamo giocare anche con due attaccanti perché Scamacca e Retegui sono molto forti e Raspadori può giocare anche da sostituto. Posso giocare con entrambe le posizioni (difesa a tre o a quattro), ma quello che conta sono le posizioni in campo e se riusciamo a controllare la partita. Nell’ultimo periodo è cresciuto molto e gli abbiamo fatto i complimenti. È completo, può fare tutto. Poi deve ancora confrontarsi con la sua prestazione e con quella degli altri. Se attacco la porta dieci volte ricevo cinque palloni, se lo faccio venti volte ne ricevo dieci… Barella? Ascolta anche le sue sensazioni, ha già avuto un problema simile e in quel caso ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta è il parere dei medici perché i calciatori hanno sempre voglia di giocare“, conclude Spalletti.
Su Barella e Calafiori
“Un po’ di emozione ci sarà… Man mano che ci avviciniamo sentiamo questa emozione trasformarsi in qualcosa di incantevole, sarà bellissimo giocare una partita della nostra Nazionale in questo stadio. Ci saranno tanti tifosi avversari, ma noi in campo ne avremo 60mila perché giocheranno insieme a noi. Barella è quello che più di tutti sa farlo. Ha un calcio libero e pulito, quindi contiamo su di lui. E’ chiaro che deve ancora fare bene nell’allenamento di oggi e di domani mattina, poi decideremo. I bambini devono saperlo in questo momento siamo dei giganti. I giganti hanno comportamenti definiti. Siamo eroi e gli eroi si prendono cura delle situazioni che non riguardano solo loro stessi, ma soprattutto gli altri. Abbiamo poco tempo a disposizione per allenare la Nazionale, ma se hai a disposizione un gruppo così, con totale disponibilità e consapevolezza, tutto diventa più facile. Ciò che impari in una sessione di allenamento equivale a dieci sessioni nel club. Calafiori ha dimostrato di potersi fidare e che ha le qualità di un calciatore internazionale. Fa il difensore quando gli altri hanno la palla, ma quando ha la palla lui deve rincorrerla, perché vuole andare a fare gol“, le parole di Spalletti, poco prima della conferenza stampa, ai microfoni di Sky Sport.
Spalletti, messaggio ai tifosi in Germania:
