“Piazza Duomo ruined” – .

“Un’Amministrazione e un Assessore che guardano alla città come punto di partenza per ostentare la propria forza, il proprio dominio e il proprio disordine, non con amorevole protezione ma esponendola ai rischi, non con cautela ma con sguardo strabico”è ciò che afferma Salvatore Totarogià candidato sindaco di Messina. “Come si può tornare a ripetere gli errori già fatti e non valutare l’opportunità di non offrire la città come pasto e olocausto per manciate di soldi e falsa visibilità di essa. La vista della Piazza tolta per due settimane alla libera vista dei turisti giornalieri che hanno avuto difficoltà a muoversi in una meravigliosa Piazza Duomo ridotta al degrado con danni e con un atteggiamento ineccepibile per ciò che rappresenta“, osserva Totaro.

Hanno ripetuto l’oltraggio dell’anno scorso (non ci sarà una terza volta, statene certi) disintegrando, graffiando e solcando tutta l’area pavimentata dove veniva depositata la sabbia per i campi da gioco, cosa poco consona al luogo prescelto. Non importa se gli sponsor vogliono il centro città perché voi potete opporvi e farli come è successo nella riserva di Capo Peloro. Invece di spendere i soldi e dilapidarli in cose inutili, cominciate a restaurare tutta la pavimentazione indebolita dal peso dei camion e a ripristinare tutta la strada laterale ricoperta di asfalto per tappare le buche e non sistemare la pietra lavica così come al centro della la piazza”underlines Totaro.

“Allego tutte le foto che parlano chiaramente di quanto detto e se volete saperne di più basta ingrandirle e ne vedrete delle belle e i danni che ci sono. Ultimo ma non ultimo (un operaio scrupoloso me lo ha giustamente fatto notare perché esisteva prima di depositare la sabbia) hanno chiuso tutto il corso laterale di uno scarico dell’acqua con una balata di cemento per dichiarare prima che fosse una misura di sicurezza durante la parata militare. Mi sembra assurdo che non siano stati bloccati tre tombini ma che sia stato cementato tutto il corso mentre gli altri scarichi sono rimasti liberi. Le foto ritraggono tutto e possono arrivare a chi deve valutare danni e reati”, concludes Totaro.