“Domani gioca Mancini. Formazione? Un solo dubbio, Scamacca o Retegui” – .

“Domani gioca Mancini. Formazione? Un solo dubbio, Scamacca o Retegui” – .
“Domani gioca Mancini. Formazione? Un solo dubbio, Scamacca o Retegui” – .

18.00 – È la vigilia di Svizzera-Italia, la prima degli ottavi di finale di Euro 2024 che andrà in scena domani all’Olympiastadion di Berlino. Dalla sala stampa dello stadio che ospiterà anche la finale Luciano Spalletti tra pochi minuti presenterà la partita contro gli svizzeri.

18.55 – Inizia la conferenza stampa: “Sono in contatto con molti dei miei ex giocatori e Kvara è uno di loro, ci siamo scambiati le congratulazioni per essere passato. Ora è ai massimi livelli e può giocare contro qualsiasi avversario e in qualsiasi squadra. I giovani vogliono giocare? Ci sono molti ragazzi che si impegnano per raggiungere un livello alto e dobbiamo avere il coraggio di lasciarli giocare. È un tipo di calcio leggermente diverso, è meno incentrato sullo sforzo individuale, ma è comunque la soluzione migliore per creare un calcio di altissima qualità”.

Che effetto fa alla nazionale tornare nello stadio in cui è stata vinta la Coppa del Mondo del 2006?
“Al di là del fatto che tutti ricordano quel momento, avevamo Buffon sul pullman che ha parlato di quella finale a tutti e ci ha fatto rivivere l’emozione che abbiamo vissuto a casa in quel momento. Abbiamo anche questa partita da onorare, dobbiamo essere al livello di questa partita che i giocatori hanno portato a casa. Lo sai che ci sono tifosi dell’Italia anche in Brasile? È una responsabilità più grande sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Anche se contro Albania e Croazia eravamo in minoranza all’interno dello stadio, sapevamo di avere tutti i tifosi e tutto il nostro pubblico davanti alla televisione. Questo affetto si sente ancora, anche se non sono presenti”.

Questa è la partita che segna il confine tra un buon Europeo o no?
“Non lo so, secondo me dobbiamo fare qualcosa di meglio per chiarire questo aspetto rispetto a quanto fatto finora. Abbiamo avuto questa qualificazione che si è vista molto, era stato un sorteggio difficile e i giocatori lo hanno sofferto un po’, come probabilmente ho sofferto anch’io. Adesso mi aspetto di vederli più tranquilli, anche perché la considerazione va subito allo scontro diretto, bisogna agire. Se vinciamo questa partita passiamo al turno…”

Chi sono i rigoristi di questa nazionale?
“Il rigorista è colui che riesce a gestire bene l’emozione quando accade. Facciamo tirare i rigori a tutti, ma non è la soluzione ideale se ci pensiamo già… Se provi troppi rigori, se li prendi tutti bene, non lo so. In questi giorni qui tutti hanno tirato rigori, sembravano tutti rigoristi. Allora forse fai un piccolo gioco e vedi già qualcosa di diverso. Sarà importante avere uno spessore di personalità fondamentale, faremo di tutto per provare a vincere la partita e sappiamo che abbiamo davanti un cliente molto scomodo. I risultati lo dicono: ci sono state squadre che hanno superato molto bene il girone, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi partita”.

Ci aspettiamo un undici molto versatile. Come ti aspetti che si svolga la partita?
“È sempre la stessa cosa. Non siamo ancora riusciti ad esprimere il livello che possiamo esprimere: in alcuni momenti sì, ma poi non siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Questa qualificazione è arrivata all’ultimo secondo, che però secondo me è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permetterci quei cali di tensione come abbiamo avuto a inizio secondo tempo, in certi momenti delle partite, il fatto Essere ora nel cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi sempre raggiungere perché non c’è alternativa. Psicologicamente e personalmente mi aspetto qualcosa in più rispetto a quello che siamo riusciti a mostrare finora”.

Questi precedenti tra Svizzera e Italia che hanno portato all’eliminazione della tua Nazionale dai Mondiali potrebbero essere motivo di vendetta per te?
“Prendiamo tutte le idee che possono determinare un po’ di reazione, un po’ di stimolo. Poi lo stadio, il ricordo di quella finale e Buffon che ci racconta duemila cose. Ci teniamo a determinare tutto nel miglior modo possibile per la nostra gente, per i nostri tifosi. È chiaro che bisognerà vedere nella partita vera se tutte queste cose verranno capite oppure no. Siamo lì apposta, ascoltiamo quante più cose possibili dai nostri giocatori e cerchiamo di dare loro quanti più stimoli possibili perché aggiungendo cose giorno dopo giorno può scattare quando meno te lo aspetti. La gara di domani sarà il prossimo passo, vedremo se questo sarà il momento per raccogliere tutta questa serietà e tutto questo impegno che abbiamo messo a disposizione”.

Cosa pensi della Svizzera e dei suoi calciatori?
“Yakin è molto bravo, la Svizzera è una squadra che sta bene in campo e ha fatto vedere le sue qualità contro la Germania. Da quello che abbiamo visto e da quello che sappiamo direttamente, sappiamo che ha qualità e forza. Xhaka è un giocatore importante a livello internazionale. Ma queste sono tutte cose che fanno parte del livello e del calcio che possiamo sfoggiare”.

Hai trovato quello che dice le cose?
“Non lo so, non l’ho trovato. Forse puoi darmi una mano…”

Domani potrebbe esserci l’exploit di Scamacca?
“Lui può segnare in qualsiasi momento, ha quella qualità e quel fiuto, quei lampi che ti distruggono. Lui ha più difficoltà a essere connesso nel comportamento con la squadra. Scherzando con lui l’avevo definito pigro, poi ne abbiamo parlato di nuovo e lui si è divertito molto per questa cosa… Ma poi per poter mostrare continuamente le sue qualità ha bisogno di essere sempre dentro la squadra e in questo ha un po’ più di difficoltà. Deve rimanere sempre connesso e in posizione di ricezione. Perché poi fa i metri, quando guardi i satelliti porta a casa il suo lavoro, ma non sempre nel modo giusto e questo lo penalizza un po’. Però poi ha un fiuto e una forza… ha un tiro che faccio fatica a trovare un altro così buono tra quelli che ho allenato. A volte se sono dietro la porta quando tira lui è difficile spostarmi. Giochi domani? Vale la pena vederlo, è l’unico dubbio che ho. Poi ci sono altre valutazioni da fare, ma non ci sarà nessuno escluso tra Scamacca e Retegui, entrambi forniscono ottime soluzioni e dobbiamo solo capire chi far giocare prima e chi far giocare dopo”.

Com’è la situazione in difesa? Chi sostituirà Calafiori?
“Dovremo vedere Bastoni domani, Dimarco non ci sarà. Bastoni aveva di nuovo un po’ di febbre, lo abbiamo curato e oggi stava molto meglio. Bisognerà vedere che risposta avrà stasera. Mancini giocherà al posto di Calafiori, ha la giusta esperienza e in questo caso voglio giocare con un destro a destra e un sinistro a sinistra. Preferisco così.”

19.30 – Conclusione della conferenza stampa.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Mercato Inter, Marotta sfida il Milan per il centrocampista della Premier: la notizia – .