“Tutti ricordano quel momento trascorso a Berlino, noi sull’autobus avevamo Gigi Buffon che ha parlato a tutti di questa finale e ci ha fatto rivivere quell’emozione che abbiamo vissuto in quei momenti da cassiere, e anche noi abbiamo questo confronto da onorare, dobbiamo essere all’altezza, è una responsabilità in più così come sapere di avere fan in tutto il mondo. Contro Albania e il Croazia i tifosi italiani erano in minoranza, ma sapevamo che gli italiani erano lì a spingerci in tv, un affetto che si percepisce comunque anche se non sono presenti”. Queste parole di Luciano Spalletti testimoniano quanto sia grande l’attesa nello spogliatoio della Nazionale per la sfida degli ottavi di finale di Euro 2024 contro la Svizzera, sabato 29 giugno.
E così il tecnico serra le fila: “A parte il fatto che tutti ricordano quel momento, dove abbiamo vinto quella finale, avevamo Buffon sul pullman che parlava di questa finale a tutti, ci faceva rivivere quelle emozioni che poi avevamo vissuto da casa. Dobbiamo essere all’altezza di questa partita, è una responsabilità maggiore, così come avere tifosi in Brasile e in tutto il mondo”, ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia del match. Corsi e ricorsi storici, come quei fantasmi diventati veri e propri incubi nel doppio confronto che ha spedito gli azzurri nel purgatorio dei playoff, prima dell’inferno della seconda eliminazione mondiale: elementi che, parafrasando il tecnico, serviranno a dare stimoli e motivazioni. Ma tornando in campo, Spalletti ha in mente una sola soluzione, quella di vedere i giocatori “più rilassati. Non puoi andare a pensare e fare calcoli, sono quelle valutazioni che a volte ti condizionano. Devi agire, al prossimo turno ci giochiamo se riusciamo a vincere questa partita”.
