Adriano Panatta È stato per lungo tempo l’unico giocatore italiano ad aver vinto un torneo del Grande Slam nell’era Open. Dal Roland Garros 1976 il digiuno è continuato fino all’Australian Open 2024 quando Jannik Sinner ha sollevato il trofeo a Melbourne nel primo Slam di quest’anno solare.
Adriano Panatta – che da tempo vive a Treviso dove ha fondato anche una società sportiva che porta il suo nome, l’“Adriano Panatta Racquet Club” – è stato intervistato dal TG Plus Sport Treviso a Jesolo, in occasione della terza tappa del 2024 del tour itinerante “Un Campione in Famiglia”.
Un’iniziativa in cui oltre 150 bambini, accompagnati dalle rispettive famiglie, hanno avuto l’opportunità di incontrarsi e trascorrere qualche ora di gioco e spensieratezza in compagnia di atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano.
E tra questi c’era Adriano Panatta.
È stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale del tennis italiano, e quanto ne sia l’esempio Jannik Sinner.
Adriano Panatta: “Tennis? Credo che meglio di così non si possa”
Il tennis in Italia ha avuto un notevole risveglio grazie a Jannik Sinner: “Non c’era bisogno di un campione come lui solo per il tennis – ha detto Panatta – ma in generale in Sport italiano ogni volta che esce A atleta, in qualsiasi disciplina, chi ha un comportamento che è di grande esempio anche per i più piccoli è una bella persona segnale di quello che lo sport può fare, cioè unire e portare la passione dei ragazzi a fare sempre più sport”.
Su come vede il tennis italiano nel futuro, Panatta è stato decisamente esplicito nella sua risposta alla stampa presente a Jesolo: “Beh io la vedo bene, credo che Non potrebbe andare meglio di cosìabbiamo molti giocatori in cima alla classifica mondiale. È difficile fare meglio di così, non succedeva da molti anni.”
