Sinner, la voce fuori dal coro e quell’annuncio inaspettato e temuto da tempo: ora è ufficiale, ecco cosa succederà.
Nessuno dei due Jannik Sinner e nemmeno Carlos Alcaraz a loro piace quando si parla di eredità. Li lusinga, questo è certo, ma preferiscono rivendicare la loro individualità piuttosto che essere assimilati agli eroi che hanno scritto le pagine più belle della storia del tennis. Tanto che, ogni volta che qualcuno si lancia in un paragone di questo tipo, cercano di ripeterlo e cambiare argomento.
In mezzo a un coro di persone che non fanno altro che designarli come successori dei vari Djokovic, Federer e Nadal c’è però chi pensa che ci sia un abisso tra le due generazioni in questione. Quel qualcuno risponde al nome di Claudio Pistolesia cui nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista Fanpage parlando, appunto, della vecchia e della nuova guardia.
E dire qualcosa che per certi versi sembrava nuovo, o comunque molto diverso da quello che tutti gli altri, invece, avevano professato negli ultimi due anni. Una voce fuori dal coro, se vogliamo, che offre spunti di riflessione molto interessanti. Quanto sarà interessante scoprire, in futuro, se l’ex tennista, oggi allenatore, avesse ragione oppure no.
Mai come i Big 3: la profezia incombe su Sinner e Alcaraz
La sua affermazione ha il sapore di una profezia: “Non credo che né Alcaraz né Sinner vinceranno più di 20 Slam, mai dire mai, ma è molto molto difficile”.
È questa la bomba sganciata da Pistolesi, che con queste parole ha tacitamente ammesso di non essere ancora pronto per il ricambio generazionale che si sta verificando evidentemente sotto gli occhi di tutti. “Ogni epoca ha i suoi campioni: Sinner e Alcaraz hanno dimostrato che esiste già un post-Federer, Nadal e Djokovic, i mostri. Il tennis però continua loro tre hanno lasciato un segno memorabile, per sempre. Con l’aggiunta di Andy Murray che era il numero uno al mondo con tutti e tre in pieno svolgimento.”
L’ex numero 71 del ranking mondiale ha poi sottolineato che la differenza, nel caso dei Big Three, l’ha fatta la mentalità, unico comune denominatore tra tre giocatori molto diversi tra loro. Un fattore che ci è sembrato di vedere, al netto della sua profezia, anche in Sinner e Alcaraz. Ma tant’è: solo il tempo ci dirà chi ha avuto ragione in questo senso.
Questo contenuto è stato modificato l’ultima volta il 29 giugno 2024 09:40