Bagnaia piace Sinner, il commento dopo il GP di Assen (Olanda) – .

Bagnaia piace Sinner, il commento dopo il GP di Assen (Olanda) – .
Bagnaia piace Sinner, il commento dopo il GP di Assen (Olanda) – .

Testa bassa e pedala, è la regola d’oro dei ciclisti che conoscono il senso e la misura della fatica. Come la conosce bene anche lui Pecco Bagnaia, che viaggia sempre su due ruote, ad altre velocità, ma che condivide con gli eroi della pedalata l’importanza dell’impegno costante. “Perché se pensi di essere arrivato hai finito“, ha spiegato domenica ai microfoni di Sky.

Quante somiglianze tra Bagnaia e Sinner

Il talento senza impegno fa molta strada. Questa la sintesi delle sue parole, che lo legano ad un altro grande fenomeno nazionale, Jannik Sinnerqualcuno di cui non ha mai fatto mistero lavoro, metodico, continuoe un allenamento soffocante per migliorare ancora e ancora. Per progredire, sempre. È il segreto dietro ogni campione. In Italia ne abbiamo due che hanno fatto di questa abitudine mentale una condizione di vita. Sono al top perché hanno lavorato così duramente fai del tuo megliosenza accontentarsi, anche dopo aver raggiunto l’apice delle rispettive discipline.

“Non si smette mai di imparare”

“Non si finisce mai di imparare, non si diventa campioni dal nulla, c’è sempre tanto lavoro da fare”, ha ribadito Pecco dopo il capolavoro di Assen. Avrebbe potuto dirlo anche il campione altoatesino, numero uno al mondo di tennis. C’è più di una somiglianza tra loro dueLa natura è la stessa. La prospettiva di sacrificio è più spesso un freno che uno stimolo, ma lo sport ad alto livello non fa sconti. L’umiltà di Bagnaia chi evita toni trionfali anche dopo aver cancellato ogni resistenza nella cattedrale del motociclismo è un bell’esempio da seguire.

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I campioni si fanno, restarne uno è più difficile

“Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto fin dall’inizio della stagione”, ha spiegato il numero uno della Ducati, che non ha mai smesso di provare. E riprovare. Per appianare i difettianche quelli piccoli. Per continuare la tua ricerca di uno perfezione che umanamente non esiste, ma questo non significa che possa diventare un alibi sufficiente per sedersi e contemplare quanto è stato fatto. Diventi un campione, ma è ancora più difficile rimanerlo.

 
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