Pagliuca e Grousbeck vendono – .

Un fulmine a ciel sereno. Molto sereno, in effetti. Perché i Celtics camminano sulle nuvole da ormai due settimane, dopo la vittoria in gara 5 su Dallas che ha regalato ai neroverdi il loro 18° titolo NBA, un record assoluto. Wyc Grousbeck e Steve Pagliuca, azionisti di maggioranza dei neroverdi, hanno annunciato di aver messo in vendita la storica franchigia.

le ragioni

Perché vendere subito dopo aver vinto il secondo titolo della loro gestione? Stiamo parlando di proprietari che hanno legami profondi con la regione, che sanguinano verde e bianco, ma anche imprenditori, che se sono arrivati ​​fin qui, sanno come muoversi in campo finanziario. Quando hanno acquistato i Celtics nel 2002, li hanno pagati 360 milioni di dollari. Oggi potrebbero valere più di 5 miliardi, se consideriamo che i Phoenix Suns, ultima franchigia NBA a cambiare mano, sono stati ceduti per 4 a febbraio 2023. E poi c’è la questione dei rinnovi contrattuali. La scorsa estate Jaylen Brown ha firmato un massimo di 5 anni per 285 milioni. E proprio oggi Jayson Tatum ha firmato un’estensione da 314, il contratto più ricco nella storia della NBA, che lo lega a Boston fino alla fine della stagione 2029-30. Poco prima avevano rinnovato Derrick White, 4 anni per 125 milioni.

tetto salariale

E siccome c’è un salary cap da rispettare, fissato a 140 milioni per la prossima stagione, i Celtics supereranno i due varchi che portano a tasse aggiuntive da pagare. Nel 2025-26 chi supererà il tetto dei 20 milioni vedrà la luxury tax aumentare del 40%, addirittura del 52,6% per chi lo supererà per il secondo anno consecutivo. Stiamo quindi parlando di centinaia di milioni di dollari di uscite. È probabilmente per questo che Pagliuca, che è anche azionista di maggioranza dell’Atalanta, e Grousbeck hanno deciso di mettere in vendita i Celtics. Non si sa ancora chi potrebbero essere i futuri acquirenti. Il cambio di proprietà sarà graduale e avverrà entro fine anno o inizio 2025, con Grousbeck che rimarrà nel ruolo di proprietario di riferimento fino al secondo closing, che avverrà nel 2028. Magari con uno o più striscioni appesi al soffitto del Garden prima di allora.

 
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