Le votazioni si terranno il 4 novembre: per ora non ci sono candidati ufficiali
Il 4 novembre la Federazione calcistica avrà un nuovo presidente o forse Gabriele Gravina verrà confermato se deciderà di ricandidarsi alle elezioni. Per ora, dopo il fallimento della Nazionale agli Europei, Gravina si è preso del tempo per riflettere e discutere con chi lo sostiene e condivide le sue attuali preoccupazioni.
“Scenari liquidi, come doveva essere la partita di Spalletti. C’è una data, ma non ci sono candidati ufficiali. Gravina ha accorciato i tempi per neutralizzare il partito numeroso di chi chiedeva le sue dimissioni e allo stesso tempo, con una mossa tempestiva, ha accorciato i tempi della campagna elettorale, mettendo in difficoltà gli avversari”, sottolinea il Corriere della Sera. “Da qui al voto mancano solo quattro mesi con l’estate di mezzo. Chi vorrà prendere in mano la Federcalcio dovrà accelerare i tempi e uscire allo scoperto”.
“Gravina invece dovrà decidere cosa fare. È tormentato, combattuto, evidentemente amareggiato. Finora non ha preso una decisione definitiva, anche se i segnali lasciano intendere che proverà a risalire. Del resto, può contare sulla maggioranza dei consensi. La Lega Dilettanti di Giancarlo Abete, che pesa al 34 per cento, si schiera con l’attuale presidente, così come la Lega Pro di Matteo Marani, che ha il 17 per cento. Anche Aic e Aiac, calciatori e allenatori, a quanto pare sono con Gravina. E lo stesso vale per gli arbitri. Certo, le alleanze, alla luce della debacle azzurra, andranno rinegoziate insieme ai programmi”.
“Nella mente del presidente, anticipare il voto è anche un invito disperato, forse l’ultimo, a mettere da parte rancori e divisioni per trovare una strada comune. E al bene comune pensa anche Beppe Marotta, presidente dell’Inter e consigliere federale: “Dobbiamo fare tutti autocritica, anche la Lega. Serve più collaborazione con la Federcalcio per il bene della Nazionale”. E Spalletti, travolto dalle critiche, pensa alla Nazionale. Riemergere dal baratro del nulla in cui è sprofondato non sarà facile per il ct. Il girone di Nations League, con 6 partite tra settembre e novembre, diventerà un banco di prova per il ct azzurro”.
