Riaffiorano vecchi dissidi attorno all’Inter che ha preso una decisione sulla sua Under 18. Una scelta che non ha trovato il consenso di un grande ex giocatore come Walter Zenga
L’Inter sta lavorando per costruire la squadra di domani, con le prime mosse di mercato già effettuate e tanta voglia di mettere a disposizione di Simone Inzaghi una rosa completa e ancora più competitiva.
Allo stesso tempo, il club milanese continua ad ampliare e migliorare la sua struttura complessiva, al di là delle esigenze della prima squadra. È qui che entra in gioco la scelta di affidarsi a un ex calciatore di talento per la gestione della sua squadra. Sotto i 18.
I campioni nerazzurri di domani saranno infatti allenati da Benito Carbone che ha infatti concluso la sua stagione sulla panchina dell’Emirates Club, squadra che vanta tra i suoi convocati anche un campione come Andres Iniesta. L’ex fantasista nerazzurro è quindi il prescelto per raccogliere l’eredità di Andrea Coltellino, ora in Primavera. Per Carbone si tratta quindi di un ritorno in ambito Inter dopo esserci stato calciatore nel lontano 1995/96.
Inter, Zenga apre le polemiche e si scaglia contro la società: “L’U18 sarà allenata da uno che mi ha tradito”
La scelta di puntare su Carbone per la panchina dell’Inter Under 18 non è piaciuta a tutti.
Un altro grande ex come Walter Zenga ha avuto molto da dire sulla scelta di scegliere la classe 1971 di Reggio Calabria. Lo stesso ex portiere nerazzurro ha infatti espresso tutto il suo disappunto con una storia su Instagram, senza mai nominare direttamente Benny Carbone: “Oggi ero nella sede dell’Inter, casa mia, vita mia e ho saputo che l’Under 18 sarà allenata da uno che tradito (Non lo nomino perché non lo merita) e mi chiedo: ma chi decide lo fa con piena cognizione di causa o per simpatia???”
Nello stesso messaggio su Instagram, Zenga ha concluso il suo pensiero andando dritto al nocciolo della questione: “L’Under 18 dovrebbe essere allenato da chi ha ideali, senso dell’onestà… Vabbè Inter, forse è meglio dare a chi non ha questi valori delle opportunità che non merita piuttosto che inculcare sani principi nei ragazzi…”.
