Nicola Penta ha parlato a Radio Bianconera, commentando l’eliminazione dell’Italia da EURO 2024 per mano della Svizzera e soffermandosi sul tema dello sviluppo dei giovani per le grandi squadre, in particolare sul progetto Next Gen della Juventus. Le sue parole:
“Spalletti ha selezionato i giocatori, ma sono quelli che abbiamo. Le opzioni sono limitate, solo 25 su 100. Non abbiamo stelle come Bellingham, Kane o Mbappé. Dobbiamo accettare che la nazionale italiana di oggi è composta da giocatori comuni, che affrontano una squadra modesta come la Svizzera, mettendoci in difficoltà. Quando avevamo giocatori di vertice, vincevamo contro avversari del calibro di Spagna e Germania, come testimoniano le gesta di Paolo Rossi. Però Paolo Rossi ha vinto il Pallone d’Oro come Cannavaro. Il primo problema dell’Italia è la qualità. Oggi la colpa è dell’allenatore, certo, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Però non vorrei che tutto questo poi fosse un alibi per i giocatori, come al solito. Come il discorso della Juventus con Allegri che era responsabile ma oggi stiamo vedendo che la Juve cambierà sicuramente faccia in 8 su 11 quindi è chiaro che la responsabilità non è stata solo della gestione. I giocatori sono sempre i primi responsabili.
La Juventus potrebbe lasciare da parte il settore giovanile. Il mio timore è che la Next-Gen venga smantellata. Oggi vedo che i pezzi migliori se ne vanno e questo è un male per la Juve e per il calcio italiano. La Juve ha deciso di affidare il ruolo di direttore tecnico a Giuntoli, un professionista con esperienza soprattutto nella gestione della prima squadra, trascurando così l’importanza del settore giovanile, come dimostra il suo passato. Giuntoli infatti tende a cercare giocatori che si sono già formati altrove, piuttosto che puntare su talenti cresciuti all’interno del club. Negli ultimi anni la Juventus ha investito molto nel progetto Next-Gen, ha speso molti soldi per questa operazione che ha sicuramente portato dei vantaggi. Huijsen per me è un giocatore molto forte, un difensore promettente, è un 2005. Se la Juve vuole seguire le orme di altri club come il Barcellona che hanno avuto il coraggio di far giocare il 17enne, perché cedere Huijsen e non tenerlo nella rosa della Juventus visto che è un giocatore di prospettiva importante? A meno che chi decide, meglio di me sicuramente, non dica di no. Questo è un giocatore che ci serve per fare soldi e non è degno della Juventus, in prospettiva. Il mio timore è che questi giocatori che si stanno allenando, alla fine siano Miretti e Fagioli. Siamo sicuri che Motta prenderà in considerazione Miretti e Fagioli l’anno prossimo? Non credo. Questa è una situazione che deve far riflettere tutti”.
