“Ero nervoso, un sacco di alti e bassi. Cerco di non rovinare il mio gioco sull’erba” – .

“Ero nervoso, un sacco di alti e bassi. Cerco di non rovinare il mio gioco sull’erba” – .
“Ero nervoso, un sacco di alti e bassi. Cerco di non rovinare il mio gioco sull’erba” – .

Gelsomino Paulini si toglie un peso dalle spalle, sconfigge in due set la spagnola Sara Sorribes Tormo e conquista così la prima vittoria in carriera a WimbledonNelle sue precedenti tre presenze nel tabellone principale si era sempre fermata al primo turno, anche a causa di due tabelloni molto sfortunati che l’hanno costretta a giocare subito contro Petra Kvitova nel 2022 e nel 2023 (perdendo in entrambi i casi al terzo set dopo ottime prestazioni). 7-5 6-3 il punteggio in favore della italiana n. 55 del mondo, con all’orizzonte un secondo turno forse più impegnativo ma comunque alla portata contro la belga Greet Minnen.

“Ero un po’ nervoso oggi, È stata una partita piena di alti e bassi, complicata. Lei è una giocatrice pericolosa che ti fa riflettere molto, rallenta, usa molto il backspin e sa arrivare bene a rete. La conosco, anche perché abbiamo la stessa età, e l’anno scorso a Palermo avevamo già giocato un primo set molto duro. Oggi ero teso e ho fatto fatica a rilassarmi e a lasciarmi andare, tennisticamente parlando. Ho cercato di alzare il livello e di tirare fuori un po’ di personalità, di andare a prendermela. Solo in quel momento mi sono sentito più libero”, ha detto in una conferenza stampa.

“Anche negli anni passati avevo giocato delle belle partite, entrambe perse al terzo set. Il fatto che Kvitova non ci sia è già una buona notizia (ride, ndr)! È vero, da testa di serie alta devi vincere i primi turni sulla carta, ma nel tennis non si sa mai. Pensa solo alla possibilità di ritrovarti contro una Muchova, una Osaka o una specialista dei prati”, aggiunta la testa di serie #7.

“La stagione sull’erba è iniziata molto bene, a Eastbourne ho giocato un ottimo tennis, e non è mai facile su una superficie dove giochi solo tre settimane all’anno. Devi essere bravo ad adattarti in fretta. Il torneo di Eastbourne è stato molto positivo, le partite con Kasatkina e Boulter sono state fantastiche e mi hanno fatto capire che posso giocare qui”, ha spiegato la neo-finalista del Roland Garros.

Sul suo adattamento alla superficie dopo così tante settimane sulla Terra: “Siamo arrivati ​​sull’erba con qualche giorno di anticipo per adattarci il più possibile.. La cosa più difficile all’inizio sono i movimenti. Ho lavorato sul servizio e sulla risposta, sulle distanze e sugli angoli, anche qui uso molto di più lo slice. Renzo (Furlan, il suo coach, ndr) mi ha consigliato di stare bassa e di non cercare di snaturare troppo il mio gioco. In passato ho fatto esattamente questo errore, mi avvicinavo molto e cercavo di giocare sul controrimbalzo. Invece la cosa più importante è mantenere la mia identità di gioco”.

 
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