Gravissimo incidente in moto nel bosco Prognosi riservata per l’imprenditore Orrea – .

Gravissimo incidente in moto nel bosco Prognosi riservata per l’imprenditore Orrea – .
Gravissimo incidente in moto nel bosco Prognosi riservata per l’imprenditore Orrea – .

A seguito di un bruttissimo incidente di motocross sulle montagne sopra Montale, Claudio Orrea, 68 anni, fondatore e presidente del noto marchio di moda Patrizia Pepe nonché marito della co-fondatrice Patrizia Bambi, è stato ricoverato in gravissime condizioni presso il centro traumatologico di Careggi. Vittima di una caduta e di un gravissimo trauma cranico, Orrea è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale fiorentino, dove è ricoverato con prognosi riservata. L’incidente è avvenuto ieri intorno alle 12.30 a Poggio Alto, in una zona boscosa e impervia, molto difficile da raggiungere anche per i soccorritori.

Claudio Orrea, pilota esperto con una lunghissima esperienza alle spalle, stava scendendo in sella alla sua moto lungo un ripido sentiero insieme ad un gruppo di altri appassionati di enduro. Ad un certo punto il primo del gruppo si è fermato, come è consuetudine tra i motociclisti, ad aspettare gli altri, ma Orrea non è arrivato e così i suoi compagni sono tornati indietro e lo hanno trovato disteso a terra in condizioni che sono apparse subito molto gravi. Nella caduta la Orrea ha sbattuto violentemente il volto contro un sasso tagliente: un impatto in pieno volto, proprio al centro degli occhiali, l’unica parte della testa non protetta dal casco.

A chiamare i soccorsi sono stati i motociclisti che lo hanno trovato che si sono subito messi in moto, anche se è stato molto difficile raggiungere il posto. La stazione del 118 ha mobilitato la Misericordia di Montale e l’automedicina di Agliana, ma il luogo era inaccessibile ai soccorsi ed è stato attivato anche l’elisoccorso. Il medico e l’infermiere dell’automedicazione sono però riusciti ad arrivare sul posto grazie a un fuoristrada della Misericordia di Montale, guidato da un soccorritore. L’elicottero Pegaso ha raggiunto le coordinate dell’incidente ma, non potendo atterrare, ha calato con il verricello il medico e l’infermiere dell’ambulanza insieme ad un altro operatore. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Pistoia con il loro fuoristrada che hanno provveduto in brevissimo tempo a tagliare la fitta vegetazione presente nell’area dell’incidente in modo da permettere all’elicottero di calare i soccorsi.

Le manovre compiute dai medici per salvare il ferito sono state complesse ma decisive per tenerlo in vita. Hanno operato insieme i due medici dell’automedicazione di Agliana e dell’eliambulanza assistiti dagli infermieri e dal soccorritore della Misericordia di Montale. I medici hanno agito con tempestività, competenza e decisione, eseguendo anche una tracheotomia sul posto e assicurando la ventilazione artificiale. Grazie a queste manovre salvavita, durate quasi due ore, il ferito è stato messo in condizione di essere trasportato. Nel frattempo l’elicottero, dopo aver portato sul posto i soccorsi, era atterrato nelle vicinanze, sopra l’abitato di Fognano, in una piazzola realizzata qualche anno fa dal Gruppo Alpini di Montale che si è rivelata molto utile.

Il pilota e gli altri operatori dell’elicottero hanno atteso la chiamata del medico e poi, verso le 15, sono decollati per tornare sul luogo dell’incidente e recuperare il ferito. Una volta caricati i feriti ei soccorsi, l’elicottero è volato in codice rosso verso il Pronto Soccorso di Careggi. Alle operazioni di soccorso erano presenti anche i Carabinieri di Montale con un loro sottufficiale che ha raggiunto il luogo dell’incidente con una motocicletta. I mezzi di soccorso sono potuti rientrare alla base solo ripercorrendo il percorso alle 17:00. Una piccola folla di cittadini in ansia si è raccolta attorno alla postazione riservata all’eliambulanza. L’intera comunità di Montale rimase con il fiato sospeso finché non vide l’elicottero volare in direzione di Careggi con a bordo il ferito ancora vivo. I medici del centro traumatologico hanno provveduto a stabilizzarlo, ma come detto le sue condizioni sono gravissime e la prognosi è riservata.

Giacomo Bini

 
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