“Costruzione in corso a metà anno” – .

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“La rete in fibra Open Fiber è un’autostrada sulla quale verrà progressivamente realizzato un sistema complesso, composto da data center edge collegati tra loro e collegati ad altissima velocità ai grandi data center nazionali presenti nel nostro Paese. Andrea Lazzaroli, Responsabile Mercato Business Marketing Operativo di Open Fiber, illustra al CorCom le nuove sfide tecnologiche per lo sviluppo delle smart city ma anche di applicazioni mission critical al servizio del Paese. “La rete Open Fiber ha caratteristiche che la rendono adatta ad ospitare data center edge: è distribuita su tutto il territorio nazionale e, oggi, è già presente in oltre 5.000 comuni italiani, dalle metropoli ai piccoli borghi. Su questa rete – interamente in fibra ottica – sono presenti circa 3.000 siti Open Fiber la cui dimensione varia dai grandi edifici nelle aree urbane ai rifugi e armadi stradali nei piccoli borghi”.

Lazzaroli, quali sono i vantaggi dei data center edge rispetto a quelli “tradizionali”?

Un data center edge si riferisce normalmente a un data center situato ai “margini” della rete. La differenza rispetto ai data center centralizzati però non sta solo nell’ubicazione, ma anche nelle caratteristiche del sito e nella quantità di siti. In particolare, la progressiva estensione dai data center centralizzati ai data center edge implica uno sviluppo verso siti caratterizzati da un maggior numero e da minori dimensioni. A guidare questa evoluzione saranno le nuove tecnologie – come 5G, IoT e intelligenza artificiale – e servizi a bassa latenza, già disponibili ma non ancora così diffusi sul mercato, tra cui la guida autonoma, la realtà aumentata, le smart city e in generale le applicazioni che richiedono l’edge computing .

Qual è la situazione del mercato?

Ad oggi circa il 43% dello spazio utilizzato per la colocation dei data center è concentrato nell’area milanese, tuttavia il baricentro del mercato si sta gradualmente spostando anche nell’area romana e nel centro-sud Italia. Nel corso dei prossimi anni diversi player internazionali e nazionali hanno dichiarato l’intenzione di investire oltre 15 miliardi di euro in Data Center, e le nuove aperture tendono a confermare la tendenza all’edge. I settori che guideranno maggiormente lo sviluppo di questa tecnologia sono senza dubbio quelli che richiedono tempi di risposta rapidi come, ad esempio, l’accesso ai contenuti e l’edge computing in cui la potenza di calcolo distribuita non deriva più solo dal dispositivo utilizzato, ma anche da contenuti e computer che si trovano nelle vicinanze, in rete.

Passiamo al piano Open Fiber: quali sono gli obiettivi?

Open Fiber è presente sul mercato come abilitatore della trasformazione digitale del Paese, con la realizzazione di una rete in fibra ottica che collega famiglie, scuole, ospedali, pubbliche amministrazioni e i principali siti produttivi distribuiti su gran parte del territorio. nazionale. Con l’introduzione dei data center edge, Open Fiber punta a facilitare ulteriormente la trasformazione digitale, collegando anche i siti dove possono essere elaborati i dati alla propria infrastruttura. In questo modo viene messa a disposizione degli operatori una soluzione end-to-end interamente in fibra, che va dalla raccolta dati (reti di accesso) alla conservazione ed elaborazione locale (data center edge) fino al trasporto verso internet e ai punti di scambio (connessione reti). trasporto). E obiettivo di Open Fiber è anche quello di semplificare ulteriormente questo modello end-to-end offrendo, a chi lo desidera, un unico riferimento per i siti edge distribuiti su tutto il territorio nazionale. Gli utenti del servizio ne trarranno vantaggio poiché potranno godere di prestazioni elevate per servizi di alta qualità, che vanno dall’intrattenimento alle applicazioni legate alla produttività.

E cosa prevede nel dettaglio la roadmap?

I primi data center edge verranno realizzati nella seconda metà del 2024 e nei mesi successivi si procederà a creare un livello di data center edge regionali collegati tra loro e ai grandi data center centralizzati. Si tratta della prima fase del progetto alla quale seguirà una fase di espansione delle sedi regionali fino a quella provinciale ed oltre, interamente guidata dalla domanda del mercato. Anche i servizi messi a disposizione aumenteranno nel tempo. Il punto di partenza sarà centrato su due pilastri. La prima consiste nell’ospitare gli apparati in isole dedicate all’interno dei siti Open Fiber, con soluzioni specifiche per l’alimentazione e il raffreddamento. La seconda consiste nel collegare gli apparati alle reti metropolitane e alle reti di trasporto. Open Fiber è aperta a stabilire partnership con altri soggetti che vogliano partecipare allo sviluppo di soluzioni edge, arricchendo la soluzione con altri servizi locali aggiuntivi.

Tag: Bordo dati centro spinta Aperto Fibra Lazzaroli Costruzione in corso metà anno

 
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