Nessun notebook con Snapdragon SnapdragonX Plus. Qualcomm ha aspettato un po’ per annunciare questo modello, e non sappiamo se sono stati i partner a farle cambiare idea chiedendo un secondo processore, vista la confusione che la politica del processore singolo potrebbe generare sul mercato.
Abbiamo provato Snapdragon X Elite e sembra davvero la rivoluzione che Windows aspettava da tempo
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Ricordiamolo inizialmente, quando Qualcomm annunciò Snapdragon Prestazioni e quindi target totalmente diversi, ma stesso processore, stesso nome e stessa fascia di prezzo: conveniente per Qualcomm, che ha un solo chip da vendere al suo prezzo, meno pratico per chi si ritrova a dover gestire una gamma con un solo chip, dovendo anche giustificare le differenze di prestazioni che ormai dipendono solo ed esclusivamente da le scelte dei vari partner che necessitano di integrare Snapdragon nei propri prodotti.
L’arrivo dello Snapdragon X Plus aiuta un po’ tutti: due processori diversi, prestazioni diverse, prezzo diverso e obiettivi molto distinti. Senza però rinunciare alle prestazioni promesse dai processori basati sul core Oryon.
Abbiamo già parlato molto di Snapdragon
La CPU adotta la stessa identica configurazione su tre cluster con core tutti identici: se X Elite ha 12 core a 3,8GHz (ma due di questi possono arrivare a 4,3 GHz) X Plus ha 10 core che raggiungono i 3,4 GHz e non hanno una funzione boost. Sono tutti core ad alte prestazioni, con 42 MB di cache totale, e nonostante la perdita di due core secondo Qualcomm la velocità totale in multithreading rimane superiore a quella dell’Apple M3 preso come riferimento per potenza.
Se si guarda invece ai concorrenti nel segmento Windows x86, Intel e AMD, Snapdragon.
Con un benchmark meno sintetico, condizionato quindi da elementi come la quantità di cache presente, le prestazioni calano leggermente ma tuttavia, rimangono superiori a Intel e AMD. Ovviamente parola di Qualcomm.
Le prestazioni della GPU calano leggermente, passando da 4.6 TFLOPS a 3.8 TFLOPS, anche qui probabilmente sono andati persi alcuni core grafici ed il clock è stato ridotto.
Anche in questo caso, nonostante il calo, le prestazioni che Qualcomm dichiara restano più che buone.
Il resto del chip è lo stesso: stessa NPU da 45 TOPS, quindi adatta a processare localmente modelli slim LLM, stesso supporto modem 5G X65, stesso Dual ISP a 18 bit per la gestione della fotocamera e stessi decoder video hardware, AV1 compreso.
Anche se Qualcomm non lo dice chiaramente, siamo ovviamente di fronte al classico “binning” dove vengono riutilizzati processori con alcuni core non funzionanti: Snapdragon X Plus perde due core CPU e qualche core GPU, ma le prestazioni restano ottime e vi permetterà di avere notebook ad un prezzo decisamente più basso.
Il primo prodotto ad adottare questa versione dovrebbe essere il nuovo Surface che Microsoft presenterà a maggio durante la Build .
