Serrature cambiate e danni ai beni confiscati. La mafia prende di mira anche chi aiuta i bambini del Ragusano – .

Serrature cambiate e danni ai beni confiscati. La mafia prende di mira anche chi aiuta i bambini del Ragusano – .
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Serrature cambiate e lasciate a terra come segno, targhe svitate e fatte sparire. Non ci sono dubbi su quanto accaduto a Scoglitti, nel Ragusano, al centro multifunzionale per l’infanzia che la ONG Ciss, Cooperazione Internazionale Sud Sud, si costituisce in un bene confiscato. A qualcuno non è piaciuto che il Comune di Vittoria abbia assegnato la struttura alla ONG e lo abbia mostrato chiaramente agli operatori danneggiando tutti gli accessi. Un’intimidazione mafiosa in piena regola, con l’invito a togliersi di mezzo.

“In quasi quarant’anni di storia non è certo la prima volta che, in Italia o all’estero, si tenta di intimidire la nostra organizzazione e di farla arretrare nella sua azione concreta a favore dei diritti delle persone, soprattutto dei più vulnerabili. deboli e più bisognosi di avere qualcuno al loro fianco – dice il presidente della ONG Sergio Cipolla – La nostra semplice risposta è sempre stata la stessa e lo sarà anche in questo caso: non ci siamo fermati e, anzi, abbiamo deciso di intensificare l’azione che volevano farci abbandonare”.

Il progetto è quello di realizzare un centro multifunzionale per l’infanzia, per i figli dei lavoratori delle serre, i cosiddetti “orfani bianchi” che vengono affidati per intere giornate alla cura di adolescenti o bambini più grandi, spesso sconosciuti al sistema scolastico e sanitario, anche solo a causa dell’estremo isolamento in cui vivono con le loro famiglie. Costretti a vivere in ruderi o in capannoni a ridosso delle serre, a chilometri dal primo centro abitato, senza mezzi di trasporto e spesso costretti a pagare cifre astronomiche per raggiungere il primo centro abitato, i braccianti della zona spesso non sono altro che ombre che si intravedono dietro i teli di plastica delle serre.

Per dare una possibilità, una speranza e un percorso ai bambini e ai ragazzi costretti a vivere in queste condizioni così come a coloro che crescono nei comuni del territorio, assolutamente privi di ogni spazio di aggregazione, il CISS opera in la zona per qualche tempo. Ad Acate gestisce un centro multifunzionale ad Acate, lo Spazio Paspartù, nato nell’ambito di un progetto che mira a creare una rete di intervento a favore dei minori a rischio di esclusione, che riunisce scuole, istituzioni e associazioni del territorio e le fa dialogare. Lo stesso si intende fare a Scoglitti, nella zona costiera della “fascia trasformata” – quel pezzo di ragusano il cui volto è stato addirittura cambiato dalle serre – “e le minacce – promettono – non si fermeranno”. noi”.

“La violazione dei beni confiscati a noi assegnati rappresenta un inequivocabile gesto intimidatorio e mafioso che ci colpisce, ma non ci spaventa – affermano gli operatori – nel denunciare alle forze dell’ordine questo atto squallido e vigliacco, che condanniamo nella massima fermezza. In questo modo, noi del Ciss assicuriamo che i lavori di ristrutturazione riprenderanno immediatamente e lo spazio verrà restituito con finalità sociali alla comunità, soprattutto ai bambini, ai quali si vuole impedirne l’utilizzo e che alla fine rappresenterebbero le vere vittime di questo gesto”.

 
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