Juventus, il pareggio contro il Cagliari fa una conseguenza irrinunciabile: ecco di cosa si tratta

Altro fischio finale, altra mezza delusione per il Juve. Ieri i bianconeri hanno collezionato una 2-2 contro il Cagliari. Per quanto riguarda il viaggioUnipol Domus potrebbe essere difficile e l’avversario piuttosto complicato, il pareggio in rimonta ottenuto ieri sera non può far contenti gli uomini Massimiliano Allegri. Diciamo la verità, forse la squadra non è poi così all’altezza di un grande club come loro Vecchia Signora. Questa però non può essere una scusa per non riuscire a battere una squadra che è al tredicesimo posto in classifica ed è distante trentadue punti in classifica. La Juventus è la squadra che fa”vincere è l’unica cosa che conta” i suoi mantra principali. Quindi vedere il bicchiere mezzo pieno è complesso per un pareggio a Cagliari.

Anche perché il risultato finale è maturato più grazie ad alcuni episodi un po’ fortunati che alla forza collettiva della squadra. La punizione di Dusan Vlahovic è una magia che suggerisce come da lui debba partire il prossimo ciclo in bianco e nero, ma quello goffo autogol di Dossena è un’affermazione più chiara che mai: la Juventus ha bisogno degli “infortuni” degli avversari per segnare. Questo può solo suggerire una conseguenza da attuare a fine stagione: rifondazione più o meno largo della rosa. Non sappiamo con quanti soldi realizzarlo, visto che il bilancio non è florido e visto il recentissimo colpo inferto al cartellino Ronaldo. Ma le idee devono esserci e chiare. Più di quelle noiose e confuse che abbiamo visto in campo anche ieri. E qui tocca a Cristiano Giuntoli entra in scena per giustificare l’investitura che John Elkann gli ha dato nella costruzione del nuovo ciclo.