Il settore automobilistico in Italia è diventato negli anni sempre più importante, ma ora il Governo ha un piano ben preciso.
L’economia italiana ha sempre più bisogno di migliorare e rimettersi in piedi dopo un periodo non certo positivo e per farlo ha bisogno di grandi investimenti in tutti i settori. Uno di quelli che è sempre stato tra i più importanti è il settore automobilistico, con una serie di aziende di prim’ordine che sono migliorate nel corso degli anni.
Recentemente, però, il Gruppo Stellantiscon questa che comprende quasi tutte le principali realtà italiane, da FIAT AAlfa Romeo, dal Dalla Lancia alla Maserati, ma non è più solo Tricolore. Si tratta di una fusione con diversi gruppi francesi, il che significa che la produzione non è più solo nel Bel Paese.
Negli ultimi mesi ci sono stati non pochi problemi con l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. Quest’ultima ha richiesto un grande investimento da parte del Governo italiano nel settore delle auto elettriche, altrimenti sarebbe stato molto difficile realizzarlo Stellantis continuare a produrre nel Bel Paese.
Questo tiro alla fune tra Governo e Stellantis attualmente vede il gruppo in vantaggio, essendo di fatto l’unico grande produttore di automobili in Italia. Proprio per questo motivo il Governo Meloni sta lavorando perché anche i colossi stranieri possano investire nel Bel Paese e le parole del Ministro Adolfo UrsoMinistro delle Imprese del Made in Italy, fate sperare.
Urso ne è sicuro: il Governo tratta con 8 case automobilistiche
Per garantire un’economia liberale, come quella in cui si trovano i vari Stati occidentali, è necessario che ci sia quanta più concorrenza possibile. Non è un caso che la Germania sia il leader del settore delle quattro ruote in Europa, con tanti gruppi prestigiosi del genere Volkswagen, Mercedes e BMWinoltre è anche in Stellantis con il Opel.
In Italia, invece, negli anni è stato il FIAT di inglobare al suo interno gran parte dei principali colossi industriali dell’automotive. Ecco perché Adolfo Urso ha recentemente chiarito come le istituzioni stiano cercando di creare una serie di accordi con nuovi produttori esteri che inizierebbero la loro produzione in Italia.
I nomi esatti delle società non sono noti, ma circolano alcune indiscrezioni. Le più plausibili sono alcune realtà cinesi, come la Geely, che sarebbe interessato ad uno stabilimento europeo, visto anche come stanno andando alla grande le vendite di marchi legati alla nazione asiatica come DR ed Evo.
Oltre a questi, però, il Governo sta cercando di avviare un confronto con il Toyota e soprattutto con Tesla. Elon Musk ha partecipato all’evento del centrodestra ad Atreju e ha instaurato ottimi rapporti con Giorgia Meloni. Tesla, dopo Berlino, cerca una seconda sede europea e chissà che non possa essere l’Italia, con una concorrenza interna per Stellantis che porterebbe a un inevitabile abbassamento dei prezzi, per restare competitiva anche a livello nazionale.
