Finalmente è arrivato 69esima edizione dei David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano, il celebre premio cinematografico che quest’anno potrebbe segnare il trionfo della regia femminile. Infatti, tra ospiti di fama mondiale come Josh O’Connor e dive del cinema senza tempo come Isabella Rossellini, c’è anche lei a conquistarci: l’attrice e regista Paola Cortellesi. Vincitrice nella categoria miglior attrice protagonista, miglior esordio alla regia, il David dello spettatore e il David dei giovani con il film C’è ancora domanil’attrice romana ha scelto il fascino e la classe di un lungo abito nero scollato di Giorgio Armanie ha inaugurato la serata con quattro statuette molto importanti.
Con un raffinato ricamo di paillettes nere che copre interamente il vestito e a Scollo a V che alimenta l’allure già elegante dell’attrice e regista, la sguardo di Paola Cortellesi alla cerimonia di premiazione dei David è a un tripudio di eleganza e raffinatezza che sublima alla perfezione il savoir faire della maison milanese diretta da Re Giorgio. Un outfit da sogno che gioca con la linearità della silhouette senza artifici e una sfumatura nera che ci parla di cinema e di una femminilità forte e determinata come la sua.
Attraverso il suo eleganza sobriainfatti, l’attrice e regista di C’è ancora domani è riuscita a fare della semplicità più estrema il punto forte del suo outfit, rendendo la sua allure fashion ironica e sofisticata immediatamente riconoscibile ai nostri occhi. Se nei panni di Delia (la protagonista del film C’è ancora domani) si identifica con grembiuli, gonne midi dal sapore brutto chic e camicie cucite con toppe, per l’ambitissima serata di Cinecittà la pluripremiata attrice ha voluto mostrarci il lato più raffinato e casual di sé.
Avvistata quattro volte sul palco del Teatro 5 di Cinecittà, l’attrice record di nomination non ha potuto fare a meno di scherzare sui suoi pluripremiati: “È tutto una cosa grossa, ci sono sempre le stesse facce”. Sì, perché se il cinema è l’arte che più si avvicina al pubblico, Paola Cortellesi ci ha regalato in una sola serata una lezione di cinema (e di stile). Chapeau.