Matteo lancia l’accusa anti-Juve – .

La calma, in mezzo a due tempeste. Il primo Matteo Guendouzi lo ha sperimentato negli ultimi dieci giorni, da quel forfait alla vigilia di Lazio-Salernitana che tanto fece discutere. La società ha parlato di un problema al polpaccio che lo ha tenuto in disparte anche contro il Genoa, qualcuno ha parlato di un acceso litigio con Tudor. Il rapporto tra il francese e l’allenatore croato aveva già conosciuto molti alti e bassi durante la sua permanenza al Marsiglia, con molti temporali vissuti al Velodromo. Dopo le due assenze con Salernitana e Genoa, Guendouzi è tornato a disposizione ed è pronto a essere nuovamente protagonista.

Ritorno al gruppo

Il centrocampista francese è a disposizione regolarmente da sabato, lavorando sempre con il gruppo. La preparazione per la partita di questa sera è stata ideale, tanto che Tudor punterà sull’ex marsigliese dal primo minuto. È tornata la pace a Formello, tre giorni di lavoro sereno hanno riportato Guendouzi al centro del centrocampo biancoceleste. Si muoverà al suo fianco Cataldi, una nuova versione del centrocampo di Tudor. Cataldi non titolare dalla prima partita del tecnico croato contro la Juve in campionato. Guendouzi invece esce dalla panchina e si carica verso la fine, fornendo l’assist per il gol vittoria di Marusic.

Grinta, qualità e pazienza

Alla Lazio servirà personalità e aggressività Tudor, motivo per cui Guendouzi è stato scelto dal primo minuto a centrocampo. Ma questo da solo non basterà alla Lazio, così come non basta solo il carattere. Lo ha detto lo stesso Tudor in conferenza stampa, per vincere in queste partite ci vuole qualità e Luis Alberto e Felipe Anderson la porteranno nella trequartista. Dopo alcune partite per testare il gruppo, il tecnico croato ha trovato la formula giusta sulla trequartista. Toccherà a loro fare la differenza e creare occasioni da gol prima per Castellanos e poi per Immobile. Serviranno almeno due gol per provare a prolungare la partita. Servirà un’impresa e Tudor riparte da Guendouzi, l’uomo che scatenò la tempesta contro la Juventus non più tardi di 25 giorni fa.