La Voyager 1 della NASA, la navicella spaziale più distante costruita dall’uomo, ha recentemente inviato un aggiornamento sulla salute e lo stato dei suoi sistemi ingegneristici di bordo dopo una pausa di quasi cinque mesi.
La navicella spaziale ha ripreso la sua funzione di inviare dati utilizzabili sulla salute e sullo stato dei suoi sistemi di ingegneria di bordo per la prima volta in nove mesi. Per la prima volta da novembre, l’agenzia spaziale statunitense, la National Aeronautics and Space Administration (NASA), consentirà al veicolo spaziale di fornire nuovamente dati scientifici e riprendere le operazioni.
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Secondo il rapporto della NASA, l’ultimo messaggio della Voyager 1 risale al 14 novembre. Tuttavia, la navicella spaziale ha continuato a ricevere i comandi dell’agenzia spaziale e a funzionare normalmente.
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Più tardi, a marzo, si scoprì che il problema era legato a uno dei tre computer di bordo della Voyager, chiamato Flight Data Subsystem (FDS). L’FDS impacchetta i dati scientifici e ingegneristici prima di trasmetterli alla Terra.
Il team di ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA, situato nel sud della California, ha scoperto che il chip responsabile della memorizzazione di una parte della memoria FDS, nella quale era memorizzato anche il codice software del computer FDS, non funzionava.
La NASA ha dichiarato: “La perdita di quel codice ha reso inutilizzabili i dati scientifici e ingegneristici. Impossibile riparare il chip, il team ha deciso di inserire il codice interessato altrove nella memoria FDS.” L’agenzia spaziale ha inoltre osservato: “Ma nessuna singola posizione è abbastanza grande da contenere la sezione del codice nella sua interezza”.
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Successivamente, i controllori della missione hanno ideato un piano per dividere il codice interessato in sezioni e archiviare tali sezioni in luoghi diversi nell’FDS. Un segnale radio è stato inviato alla Voyager 1 il 18 aprile. La squadra di volo della missione ha ricevuto con successo un messaggio dalla navicella spaziale il 20 aprile, a seguito di alcune modifiche al codice che funzionava.
È importante notare che la Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, sono gli unici veicoli spaziali ad aver mai volato nello spazio interstellare.
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