Tentano un furto nella villa vuota dopo la morte degli anziani proprietari, fermato grazie all’aiuto dei vicini – .

UN chalet in via dei Gelsi a Verona è rimasta vuoto dopo la scomparsa dei suoi anziani proprietari. Un colpo sicuro, insomma, considerando il fatto che era totalmente disabitata. Nonostante ciò, grazie all’intervento del quartiere, due giovani criminali hanno fatto un buco nell’acqua, e poi sono stati fermati dall’intervento dei Carabinieri.

Tentano il furto nella villa vuota dopo la morte degli anziani proprietari

Nella serata di ieri, lunedì 22 aprile 2024, i militari della Sezione Radiomobile di Verona, assistiti dai colleghi della Stazione San Michele Extra, hanno arrestato due uomini che tentavano un furto con scasso in abitazione.

Nello specifico, un residente di via dei Gelsi ha contattato la Centrale operativa dei Carabinieri per segnalare di essersi accorto due soggetti scavalcano la recinzione di una casa disabitata dopo la recente morte degli anziani proprietarifornendo all’operatore una descrizione precisa della coppia fuggitiva.

Arrestati un 23enne e un 22enne

Quest’ultimo, che si era mosso con cautela alla luce di una torcia elettrica, dunque il vetro di una delle finestre è stato frantumato con una pietra poter accedere all’interno della casa. Quando si sono accorti dell’arrivo delle pattuglie dell’Esercito, sono fuggiti velocemente attraverso i giardini delle case vicine, pensando così di sfuggire ai soldati.

I Carabinieri, però, hanno potuto contare sull’aiuto determinante dei residenti che pian piano hanno segnalato la posizione dei fuggitiviinfine, bloccati lungo via della Prateria: si tratta di un cittadino kosovaro di 23 anni e di un albanese di 22 anni, entrambi noti alle Forze dell’Ordine. Per gli stranieri è inevitabile l’arresto e l’accompagnamento, su ordine del Pubblico Ministero, al carcere cittadino.

Ancora una volta, si è rivelata preziosa la collaborazione fornita dai cittadini nella segnalazione di episodi sospetti alle forze dell’ordine, con tale tempestività e precisione da poter ottenere risultati importanti nel contrasto dei reati contro il patrimonio.

Si precisa, infine, che il provvedimento è stato adottato su iniziativa del Comando procedente e che, in ragione del principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove ricorra sentenza di condanna irrevocabile o forme analoghe